Buongiorno Dottoressa, sono una mamma di 33 anni con tre bimbi tutti nati con taglio cesareo programmato perché la prima bimba era podalica e gli
altri sono stati eseguiti di “routine”. Io e mio marito vorremmo un quarto bambino, ma nonostante il desiderio ho molta ansia e paura che possa
rischiare con un quarto cesareo. Le mie gravidanze precedenti sono state senza problemi, i parti cesarei anche e a onor del vero il primo è stato
quello più faticoso come ripresa, 1 settimana, mentre con gli altri in due giorni ero già in piedi e tranquilla. Una ripresa super rapida. L’unica cosa
che non è andata bene è stata l’anestesia spinale perché mentre con il primo parto non ho sentito nulla davvero con gli altri due o per il basso
dosaggio (credo io non so) o per l’ansia io muovevo ancora le gambe e sentivo che spingevano, tiravano, e facevano male davvero e vorrei sapere
secondo Lei come mai? E niente io volevo sapere un suo parere, se secondo Lei un quarto cesareo sarebbe fattibile in tranquillità o se sarebbe
meglio evitare. Di pareri ne ho sentiti ma ognuno dice la sua: chi sì, chi no perché ne ho tre e potrei “accontentarmi”. Poi un’ultima domanda: nel caso fosse una cosa fattibile senza rischi (che ho visto su Goggle come rottura dell’utero, morte della mamma e/o del bimbo, asportazione dell’utero, emorragie di tutto di più) qual è un ospedale in Veneto dove sono preparati e bravi nel seguire questa gravidanza e il parto? Grazie mille e mi scusi per la lunghezza del messaggio.
Elisa Valmori
Salve cara signora, capisco bene il suo desiderio di avere altri figli e anche il timore dato dal fatto che si tratterebbe di affrontare un quarto taglio cesareo.
Non mi ha precisato quanti anni abbiano i suoi figli, soprattutto l’ultimo!
Direi che sarebbe prudente attendere che l’ultimo figlio compia almeno i due anni per procedere nella ricerca della gravidanza…così da permettere alla cicatrice uterina di rimarginarsi completamente e anche all’ultimo nato di “emanciparsi” un po’ così da essere meno affaticata fisicamente lei.
Lei mi domanda se la cosa sia fattibile senza rischi (quelli che lei riporta da Google più che rischi li definirei catastrofi!) e in effetti dei rischi ci sono ad affrontare un quarto cesareo, per cui provo a spiegare quali siano e come si possano in qualche modo limitare.
Certamente ci sono dei rischi nel sottoporre l’utero per più volte a questo tipo di intervento in quanto l’incisione e la conseguente cicatrice sono localizzate bene o male sempre sulla stessa striscia di tessuto uterino e questo rende nel tempo possibili soprattutto tre tipi di complicanze.
1) inserzione bassa della placenta, in corrispondenza proprio della cicatrice uterina, con rischio di placenta accreta ossia che si intrufola troppo in profondità nel muscolo uterino.
2) diastasi della sutura, ossia assottigliamento del tessuto uterino in corrispondenza della cicatrice nel corso della gravidanza o in caso di iniziale attività contrattile uterina, in casi estremi questo assottigliamento può portare addirittura alla rottura dell’utero (ma perché quest’ultima si verifichi occorrono delle contrazioni uterine sostenute, come ad esempio quelle del travaglio del parto)
3) aderenze tra l’utero e gli altri organi pelvici (soprattutto vescica, intestino e ureteri).
Rispetto al primo rischio, è possibile monitorarlo attraverso controlli ecografici che vadano a studiare la localizzazione della placenta (il problema non si pone se la placenta è a localizzazione fundica o posteriore, esiste solo in caso di placenta a localizzazione anteriore); quanto al secondo, direi che il modo migliore per evitare la diastasi della cicatrice uterina è quello di cercare di mantenere l’utero a riposo durante la prossima gravidanza (anche se dubito fortemente che una mamma con tre figli possa mettersi a riposo a meno che non venga ricoverata in ospedale) per esempio limitando fortemente gli sforzi fisici (ogni aiuto da chiunque venga è bene accetto!), i rapporti sessuali e a giudizio del Curante ginecologo utilizzando del progesterone sotto forma di ovuli vaginali per evitare che l’utero si contragga prematuramente.
Rispetto alle aderenze, direi che non sono così prevedibili ossia dipende da come rispondono i suoi tessuti nel processo di cicatrizzazione.
Il fatto che lei abbia sempre avuto dopo i tagli cesarei pregressi una ripresa così rapida, mi sembra un dato molto promettente e anche indice del fatto che non ha mai avuto complicanze intraoperatorie quali ad esempio le emorragie.
Quanto all’anestesia spinale, mi risulta che la donna senta spingere e tirare ma non dovrebbe sentire dolore…credo sia da chiarire con l’anestesista come mai le sia capitata questa cosa (a mio avviso potrebbe essere stato sotto-dosato il farmaco, come anche lei suppone).
Infine, non le so consigliare un ospedale in Veneto in cui siano migliori per seguirla in gravidanza e al parto…direi di sfruttare il cosiddetto “passaparola” per farsi un’idea. Di solito nelle nostre grandi città i punti nascita sono quelli di riferimento per le situazioni maggiormente complicate o potenzialmente a rischio di complicarsi.
Spero di averla aiutata, resto a disposizione se desidera e nel frattempo le faccio le mie congratulazioni per la famiglia già numerosa!
Cordialmente.
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