Buonasera dottoressa,
l’8 novembre ho avuto un aborto a spontaneo (ero alla 7 +4 la mia prima
gravidanza). L’espulsione è stata naturale. Intorno al 7 gennaio ho avuto
delle perdite di sangue, sono andata dal ginecologo per un controllo sperando che
mi confermasse che erano mestruazioni, ma non ha potuto confermarlo perché
non c’era visibilità sulle pareti uterine. Tra il 21 e il 24 dicembre ho
avuto fortissimi dolori e perdite gelatinose miste con tracce di sangue. Il
ginecologo mi ha detto che poteva trattarsi di ovulazione, però il 25
dicembre ho avuto una grossa perdita di sangue. In seguito non ho più avuto
nulla. Adesso dovrebbe arrivare il secondo ciclo, ma invece sto avendo
problemi perdite liquide e sensazione di bagnato. Niente sangue. Stando alle
indicazioni del medico non abbiamo più provato a concepire in quanto ci ha
consigliato di aspettare almeno due cicli, ma come fare a capire quali sono
i cicli? Una settimana fa le beta erano a 10.
Grazie per il supporto.
Elisa Valmori
Salve cara signora, capisco la sua confusione dato che i cicli non sono ancora tornati alla loro regolarità.
A mio avviso, non sarebbe nemmeno necessario attendere due cicli mestruali prima di cercare nuovamente la gravidanza in quanto lei non è stata sottoposta a raschiamento dopo l’aborto. Mi sembra tuttavia rilevante il fatto che le beta-hCG non siano ancora azzerate.
Questo potrebbe spiegare come mai il ciclo non le sia ancora ripreso regolarmente: occorre finire di smaltire gli ormoni della precedente gravidanza!
Mi stupisce un po’ la cosa e mi sento di suggerirle di ripetere un’ultima volta (a 2 settimane almeno di distanza dall’ultimo prelievo) il dosaggio delle beta-hCG in modo da confermarne il completo azzeramento.
Da quel momento in avanti si potrà cercare la nuova gravidanza.
Lei mi ha parlato di perdite liquide, sensazione di bagnato…è proprio su questo tipo di sintomi che si basa il metodo naturale dell’ovulazione Billings!
Mi sento di suggerirle di imparare da un’insegnante in carne e ossa questo metodo per poter interpretare autonomamente la sua fertilità e avere quindi uno strumento in più per cercare la gravidanza e allo stesso tempo tenere d’occhio la salute dell’apparato riproduttore.
Mi dispiace che la sua prima gravidanza non sia andata a buon fine: è proprio drammatico dover fare i conti con la perdita di un figlio!
Quello che mi sento di valorizzare, è la possibilità di essere ancora più uniti come coppia nel sostenersi in questo dolore e nel far crescere l’amore reciproco e il desiderio che questo amore porti frutto…ve lo auguro di cuore!
A disposizione se desidera, cordialmente.
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