Gentili medici, ho 30 anni e da qualche mese sto cercando una seconda gravidanza.
Avrei dei quesiti da porvi.
Questo mese dovrò fare una visita ginecologica con anche ecografia transvaginale, sarò nel periodo post ovulatorio, qualche giorno dopo l’ovulazione ma ancora troppo presto perché possa sapere se sarò incinta o no. Non so esattamente quanti giorni dopo l’ovulazione farò questa visita non avendo cicli perfettamente regolari, ma mi chiedevo: la visita manuale o l’ecografia possono in qualche modo “ostacolare” o compromettere un eventuale concepimento/impianto, magari causando contrazioni uterine per quanto concerne la visita manuale, o magari le onde degli ultrasuoni usati per l’ecografia possono “disturbare “ o danneggiare l’embrione/ l’ovulo, se fatti in epoca così precoce? E poi un’altra domanda stupida che però non riesco a levarmi dalla mente: mia cognata ha avuto una gravidanza gemellare con gemelli omozigoti (pur non essendoci altri casi in famiglia) e lei mi disse che il mese in cui è rimasta incinta aveva fatto un’ecografia transvaginale proprio pochi giorni dopo l’ovulazione. Mi domando: possono le onde dell’ecografia, aver disturbato l’ovulo appena fecondato ,“forzandolo” a dividersi e quindi a dare origine ad una gravidanza gemellare? ( io vorrei evitare il rischio di avere dei gemelli ma solo ed esclusivamente perché so che le gravidanze gemellari specialmente se i gemelli sono omozigoti sono più rischiose e problematiche). Ultima domanda: nel caso, anche in futuro, dovessi fare un eco transvaginale nel periodo invece dell’ovulazione o appena prima, il gel lubrificante che viene solitamente usato può danneggiare o ostacolare gli spermatozoi e rendere più difficile raggiungere l’ovulo? Grazie!
Bruno Mozzanega
Gentile signora,
non posso che essere molto laconico, visto che ogni domanda che lei mi pone ha come risposta un no deciso. Stia dunque tranquilla che nessuna ecografia né visita ostetrica potrà mai avere una qualsiasi influenza in un qualunque modo sulla sua gravidanza. Per quanto riguarda i gemelli omozigoti, detti anche “identici”, che si sviluppano dalla fecondazione di un singolo ovocita femminile da parte di un unico spermatozoo, non sono mai state individuati con sicurezza i fattori che favoriscono il loro concepimento, anche se si ipotizza che vi sia una componente ereditaria. Diverso è per i dizigoti, che derivano dalla fecondazione di due ovociti da parte di due spermatozoi, per i quali si sono individuati fattori favorenti tra cui l’ereditarietà, l’età materna (tra i 35 e i 37 anni pare che l’incidenza sia maggiore) e un’alta statura sempre della madre associata a corporatura robusta. Con cordialità.
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