Buongiorno dottoressa, le scrivo perché la mia bimba di 20 mesi ultimamente ha incominciato ad avere dei
comportamenti diversi dal solito. Fino a poco fa era una bimba tranquilla e mai manesca, ora ha cominciato ad alzare le mani con schiaffetti e manate varie, non solo su di me e mio marito ma anche verso le altre persone in generale
senza distinzione. Da cosa può dipendere, visto che noi non siamo maneschi? Ho pensato subito a una fase della crescita ma mi piacerebbe avere un suo parere al riguardo. Premetto che è una bimba dal carattere vivace, molto attiva e simpatica verso tutti, socievole fin da piccolissima, indipendente perché gioca anche da sola senza problemi. Non piange mai, si fa sentire solo quando le si vieta una cosa o per esempio le si toglie di mano qualcosa di pericoloso per lei. Perfino in
ospedale i primi giorni non si sentiva quasi mai e le ostestiche erano sorprese! Dorme da sola nel suo lettino fin da quando aveva circa 3 settimane e non ha problemi di salute. Non va all'asilo, visto che con i miei genitori abbiamo un attività in famiglia di residence/affittacamere per cui ho la possibilità d farla stare con mio padre la mattina quando lavoro e lei si diverte tantissimo. Le faccio presente che la sto ancora allattando al seno, più volte al giorno, più come coccola che come nutrimento. Un'altra cosa che volevo farle presente è che Zoe ha avuto qualche episodio di pavor nocturnus, ha manifestato questi strani episodi alcune notti ma poi sono passati. Spero che sia il pavor nocturnus sia il suo essere un po manesca siano dovuti alla crescita… Aspetto il suo commento e grazie.
Gentile Benedetta,
normalmente verso i 20 mesi di età possono verificarsi reazioni di rabbia, tanto più importanti quanto più i bambini non ottengono quello che vogliono. Queste “crisi” della crescita sono normalmente inscenate nei momenti meno opportuni, quando si è quasi certi di mettere in imbarazzo i genitori e, quindi, di attirare maggiormente la loro attenzione. Ecco quindi che l’alzare le mani con le persone care, oppure dare uno schiaffo ad un amichetto (ad esempio, per ottenere il giocattolo) può essere letto come un tentativo di esprimersi quando si è ancora incapaci di comunicare attraverso le parole. Per i bimbi dell’età di Zoe i giochi con la plastilina e, in genere, tutte le attività che richiedono manipolazione (esempio uso di colori a dita, pongo e sabbia) possono essere una valida soluzione per sciogliere la tensione e permettere di trasformare le spinte aggressive in qualcosa di buono e di utile per la crescita e lo sviluppo psicologico. Un cordiale saluto.
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