Buongiorno. Ho due bambini: G. di 28 mesi e T. di 13 mesi. Il mio problema è G., che da quando è nato il fratello ha iniziato a usare due ciucci e nell'ultimo mese quello che tiene in mano lo strofina continuamente sul naso (gli si è formata una piccola abrasione). I due ciucci li tiene sempre contemporaneamente: uno in bocca e uno in mano. Non sta tutto il giorno con i ciucci, sicuramente quando deve dormire o quando è nervoso. Se non ha i ciucci morsica gli oggetti che ha in mano sempre quando c'è una situazione che non sa gestire. Io e mio marito gli facciamo notare che non deve sfregare il ciuccio e anche di non mordicchiare. Facciamo bene? A cosa sono dovuti questi comportamenti? Passeranno?
Grazie per la disponibilità.
Gentile Signora,
con l’arrivo del fratellino, G. può aver avvertito improvvisamente il timore di perdere il posto privilegiato che aveva conquistato in famiglia e provare, di conseguenza, una sorta di gelosia nei confronti di T. Quando vede la mamma che allatta, parla e coccola il nuovo arrivato, suo figlio maggiore potrebbe sentirsi squalificato e aver paura di non essere più amato come prima. Le “difese” a tali situazioni possono essere diverse. Nel caso del suo bimbo, abbiamo una serie di comportamenti regressivi come quello di succhiare il ciuccio e di bere dal biberon, avendo cura di tenere un altro “di riserva” sempre vicino. Probabilmente G., imitando il fratellino, è convinto di poter piacere di più a mamma e papà e di attirare quelle attenzioni che, altrimenti andrebbero al neoarrivato. Altre volte, invece, suo figlio non riesce ad esprimere le sue “angoscie” e scarica sul corpo tutta la sua tensione attraverso gli stofinamenti del ciuccio sul viso e le conseguenti abrasioni cutanee. Ecco quindi che per attenuare questi comportamenti e soprattutto per rassicurare G. sulle sue sue "sorti affettive" è bene che si adottino alcuni utili accorgimenti. Ad esempio, accanto ai regali per il piccolino, è utile che i genitori pensino anche a doni speciali per chi è da poco divenuto il fratello “maggiore”. Ancora, se T. deve condividere la sua cameretta, è bene predisporre un angolo riservato solo al fratello maggiore. Infine, può essere utile far sentire “grande” G. anche nei fatti …chiedendo la sua collaborazione per aiutare la mamma ad accudire T., affidandogli semplici compiti che lo facciano sentire importante (ad esempio rispondere al telefono). Sperando di esserle stata d'aiuto, la saluto cordialmente.
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