Bambino che piange e si butta per terra quando riceve un no: come fare?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 13/12/2013 Aggiornato il 10/04/2025

Risponde: Dottoressa Alessandra Varotto

Una domanda di: Ruggera
Salve, mio figlio di un anno e mezzo parla poco ma capisce tutto. Ultimamente però quando gli si dice un no, perché per esempio prende in mano un oggetto pericoloso, o gli si dice di aspettare, perché il latte del mattino deve
essere scaldato, ha spesso come delle crisi "isteriche". Si butta a terra,piange forte, se ha in mano qualcosa lo butta a terra… Come possiamo
insegnargli a gestire la rabbia? Se lo lasciamo fare, da solo non si calma…

Gentile Signora,
come ci dimostra la sua lettera, i piccoli di quest’età non sono ancora pienamente capaci di comunicare attraverso le parole. Possono, infatti, manifestare i loro bisogni (per esempio, di possesso nei confronti di un gioco o di attenzione da parte dei genitori) attraverso comportamenti di tipo aggressivo. Scaraventarsi sul pavimento, piangere forte in risposta a un rifiuto, o scagliare per terra degli oggetti per richiamare l’attenzione delle persone vicine, sono quindi da interpretarsi come tentativi seppur rudimentali di esprimere questi bisogni. Proprio perché non sussiste l’elemento dell’intenzionalità dell’azione, ma è bensì una tappa evolutiva che il bimbo attraversa durante il secondo anno (fase del “no”), le crisi che lei chiama “isteriche” mettono spesso a dura prova i genitori che si domandano come gestire la situazione, in una delicata altalena tra repressione e permissività.
Che fare dunque per riuscire a domare le crisi? Il bambino non ha ancora del tutto chiaro il concetto di tempo, tanto meno quello di proprietà privata. È convinto, al contrario, che qualsiasi oggetto gli interessi sia automaticamente suo: chi glielo porta via (anche in virtù della natura pericolosa dello stesso) lo depaupera di una parte di sé, proprio come se gli portasse via un braccio o un'altra parte del corpo! In questo caso la cosa migliore è di intervenire con fermezza, togliendogli l’oggetto dalla mano e porlo immediatamente in un posto sicuro. È ovvio che per il bambino sarà un’insopportabile frustrazione (piangerà e si rotolerà anche a terra), ma proprio la capacità di tollerare il dispiacere è uno degli insegnamenti più importanti che un genitore è chiamato a compiere. Se la crisi oppositiva, viene affrontata con tenacia, ma senza eccessiva severità, se viene data al piccolo la possibilità di elaborare il suo dispiacere davanti alle sconfitte, un’esperienza che poteva sembrare soltanto deludente può assumere una valenza costruttiva e avere un suo senso ai fini della crescita psicologica del piccolo e di tutta la famiglia. Con la speranza di essere stata d'aiuto, la saluto cordialmente.

BimbiSani&belli cercherà la risposta che desideri, consultando fonti autorevoli e attendibili.
Il servizio è riservato ai maggiorenni.


Chiedilo a BimbiSani&Belli
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Sullo stesso argomento

Vomito notturno improvviso in un bimbo di 12 mesi

08/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Paolo Pantanella

Spetta al pediatra curante stabilire la ragione per la quale un bambino tossisce solo di notte e dopo ogni accesso vomita.   »

Bimbo nato prematuro: è corretto il suo sviluppo cognitivo e neuromotorio?

13/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Migliori

Non è possibile formulare un parere sullo sviluppo neurocomportamentale di un bambino basandosi solo su quanto viene riferito a distanza, senza avere la possibilità di valutare dati oggettivi ottenuti da indagini specifiche.  »

A 19 mesi vuole solo il latte materno e non mangia altro: che fare?

06/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Esistono piccoli accorgimenti che possono essere d'aiuto per indurre il bambino a mangiare alimenti diversi dal latte materno, ma se non funzionano può diventare opportuno fare scelte più drastiche.   »

Ossigenoterapia in un bimbo di 12 mesi (nato prematuro): come fare lo “svezzamento”?

23/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Migliori

L’ossigenodipendenza ancora necessaria all’anno di vita indica che i polmoni non sono ancora efficienti. Per i piccoli pazienti in questa situazione non può esistere un unico protocollo gestionale perché sono tante le possibili variabili presenti nei singoli casi.   »

Bimbo di 17 mesi che di notte reclama il latte

05/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dott.ssa Elena Bozzola

Non è opportuno offrire al bambino un biberon di latte quando di notte si sveglia e questo vale anche se serve a farlo riaddormentare. Per consolarlo è meglio ricorrere ad altro.   »

Le domande della settimana

Tosse persistente in una bimba di 9 anni: cosa può essere?

17/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Stefano Geraci

Una tosse che non passa (e non si risolve con l'antibiotico) può essere dovuta a un virus respiratorio, a un'allergia ai pollini oppure può anche avere una natura psicogena: per stabilirlo vanno presi in considerazione anche eventuali sintomi che vi si accompagnano.   »

Sensazione di peso in vagina in 15^ settimana di gravidanza: cosa può essere?

14/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

A causare un senso di peso in vagina, che si accentua camminando, possono essere varie condizioni tra cui l'utero retroflesso che, per via dell'aumento di volume, sta diventando antiverso.   »

Mamma educatrice al nido e bimba che soffre il distacco

14/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Luisa Vaselli

È difficile per una bambina piccola comprendere perché la mamma si occupa di bambini non suoi, dopo averla lasciata in un'altra scuola con altre educatrici.   »

Fai la tua domanda agli specialisti