Buongiorno, sono una ragazza di 31 anni, ho da sempre ciclo regolare ogni 25/26 giorni, ma allo stesso tempo anche prolattina molto alta anche tre volte superiore al limite massimo, ma dovuta a stress poiché da risonanza con mezzo di contrasto non è uscito nulla. Un mese fa ho avuto un aborto spontaneo a 6 settimane. Ora sono già ripulita. Mi chiedevo se la prolattina molto alta che sale e scende a seconda del mio stato psicologico, potrebbe essere la causa dell’aborto spontaneo o comunque causarne altri. La mia ginecologa dice di riprovare subito e che la prolattina alta non avrebbe dovuto neppure farmi rimanere incinta.
Claudio Ivan Brambilla
Cara signora, la prolattina in condizioni normali aumenta di livello a partire dalla gravidanza per iniziare a stimolare le ghiandole mammarie e poi va incontro a un grande incremento dopo il parto, per consentire l’allattamento (da qui il suo nome). La prolattina alta ostacola l’ovulazione e provoca irregolarità mestruali quindi di fatto può impedire di dare inizio a una gravidanza. Può farlo, ma non è una certezza come dimostra il fatto che lei è rimasta incinta. In realtà però la sua prolattina è solo di tre volte superiore al limite di normalità quindi non stiamo parlando di un problema enorme. Posto questo, mi chiedo se lei ha effettuato oltre alla risonanza le analisi del sangue per i dosaggi, per verificare il funzionamento della tiroide e delle ovaie. Non mi dice nulla del suo peso, e anche questo può essere un dato importante, né se assume farmaci che possono influenzare i livelli di prolattina (antidepressivi, sedativi, per esempio. Comunque sia le confermo che una situazione di stress protratto nel tempo senza mai allentarsi può essere implicato nell’alterazione. In generale, in casi come il suo potrebbe essere opportuno fare ulteriori indagini per escludere altre cause (per esempio, la sindrome dell’ovaio policistico) se già non è stato fatto. Infine sì è possibile che la prolattina alta favorisca l’aborto spontaneo. Ma tutto questo vale a titolo generale: lei ha una ginecologa che la segue ed è a lei che deve dare ascolto perché non parla da remoto, senza ben conoscerela situazione, come faccio io, ma dà i suoi suggerimenti con piena cognizione di causa perché possiede tutte le informazioni del caso. Si fidi di lei. Con cordialità.
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