Una domanda di: Veronica
Salve, mia figlia è nata nel 2002, ed è stata sottoposta a 5 mesi di vita ad una radiografia del torace per bronchite, a 10 mesi ancora rx torace per
sesta malattia (ospedale Sant'Anna,Como)...A tre anni, ha avuto una polmonite interstiziale e nel giro di tre mesi è stata sottoposta a tre rx torace al Santobono di Napoli. A 9 anni due rx causa frattura tibia e
perone, a 10 anni rx per lieve polmonite ospedale Perugia...11 anni rx mano, per esigua crescita dell'altezza...All'epoca ero una giovane madre di 27 anni e non conoscevo i rischi delle rx,e comunque non essendo medico, non me la sono sentita di contestare le scelte effettuate dagli specialisti. Oggi essendo più consapevole sono preoccupata soprattutto per quelle nei primi mesi di vita e in un periodo storico dove presumo che non essendoci moderni macchinari le radiazioni fossero più cospicue. Vorrei ricevere pareri,sapere anche se credo che ormai non sia più possibile, come minimizzare i rischi: è possibile fare qualcosa? Ho letto che i rischi cancerogeni possono manifestarsi dopo 30 anni e sono allarmata. Come la gran parte delle madri amo i miei figli più della mia stessa vita.
Saluti.
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Giorgio Longo
Cara signora,
il mio consiglio è quello di dimenticarsi del problema. Per darle un’idea le segnalo che un viaggio aereo da Milano espone i passeggeri ad una dose di radiazioni cosmiche pari ad una radiografia del torace. E un clisma opaco ha un “valore” di raggi come 20 radiografie del torace, ed equivale a una settimana di vacanza in alta montagna. Comunque sia, non potrebbe fare niente e, ovviamente, si tratta di un rischio solo statistico. Pertanto lasci perdere questa sua preoccupazione priva di sostanza e causa di inutile ansia. Cordialmente.
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