Sono un papà di 30 anni e con mia moglie (anche lei mia coetanea) stiamo cercando una seconda gravidanza. Questo mese e anche lo scorso, mia moglie ha effettuato
numerosi prelievi ematici per alcuni esami del sangue di routine che le erano stati prescritti. In particolare solo questo mese ha effettuato un prelievo il 21 maggio e un altro prelievo
il 28 maggio in cui le sono state tolte rispettivamente 5 e 4 boccette di sangue mi pare, quindi 9 solo questo mese (non so quante boccette le abbiano prelevato lo scorso
mese, penso sempre 5 non di più). Poichè l’ovulazione e quindi il possibile concepimento potrebbe avvenire in questi giorni, mi domandavo
se possa essere pericoloso per il feto iniziare una gravidanza dopo aver effettuato così tanti esami ematici e soprattutto a ridosso dell’ovulazione.
So di essere eccessivamente ansioso: mia moglie probabilmente mi prenderà in giro a vita quando le dirò che ho vi ho scritto) ma mi
chiedo se le mie paure siano fondate o meno. D’altronde so che le donatrici di sangue non possono donarlo in caso di gravidanza e per un anno dopo il parto.
Il sangue tolto è ovviamente di più, ma questo mi ha fatto venire il dubbio che forse effettuare troppi prelievi possa essere rischioso per il feto. La
ringrazio per le risposte che mi darà e per l’attenzione.
Elisa Valmori
Buongiorno papà Daniele, mi ha fatto molto piacere ricevere la sua domanda perché segno di un affetto sincero per sua moglie…vi auguro di poter coronare presto il vostro sogno di diventare nuovamente genitori: anche se ci siete già passati, ogni volta è come se fosse la prima!
Vengo alla sua domanda, se il prelievo di sangue di sua moglie possa in qualche modo aver interferito con un eventuale concepimento.
Direi proprio di no in quanto, se stimiamo che circa ogni provetta di sangue abbia una capacità media di 5 millilitri, complessivamente le saranno stati prelevati 14×5 ossia 70 millilitri di sangue. Se consideriamo che in una donazione di sangue vengono sottratti ben 450 ml, si può capire bene che quello dei prelievi non si tratta di un quantitativo di sangue esagerato. A proposito di donazione del sangue, certamente non è opportuno effettuarla in gravidanza e allattamento in quanto c’è il rischio concreto che la madre si anemizzi eccessivamente (ossia rimanga priva di ferro e di un quantitativo sufficiente di globuli rossi per garantire il ricambio di ossigeno ai tessuti). Al di fuori della gravidanza, nelle donne in età fertile la donazione di sangue è consentita purché abbiano un peso corporeo maggiore di 50 kg e a cadenza semestrale (per gli uomini trimestrale) in quanto bisogna considerare anche le perdite di sangue legate al ciclo mestruale.
Tornando alla sua domanda, spero si sia intuito come non ci sia da preoccuparsi sul buon esito di un eventuale concepimento a ridosso di un prelievo di sangue, per quanto cospicuo.
Speriamo che gli esami ematici effettuati dalla moglie siano andati per il meglio.
A disposizione per eventuali chiarimenti, cordialmente.
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