Ho 41 anni e una storia di 5 aborti (2 biochimica, 1 uovo chiaro e due alla nona settimana con assenza di battito e senza minaccie di aborto con raschiamento dal quale con il citogenetico non sono risultati danni cromosomici).
Ho fatto moltissimi esami, compresi quelli genetici dal quale non evince niente, neanche su mio marito, l’unico risultato è su gli esami della trombofilia dal quale risulta una mutazione di MTHFR in eterozigosi A1298C e una mutazione PAI 1 5G/4G eterozigosi: potrebbe essere secondo la sua professionalità questa mutazione causa degli aborti?
In tutte le gravidanze ho preso cardioaspirina dal test positivo mentre nell’ ultima gravidanza ho preso cardioaspirina e acido folico metiltetraidrofolato 2 mg da prima del positivo (la gravidanza era gemellare naturale interrotta alla 9 settimana per assenza di battito di entrambi i feti ma con placenta e dimensioni feti regolare).
Mi hanno consigliato di cambiare terapia e provare solo con acido folico da prima e eparina dal test positivo senza cardioaspirina, lei cosa ne pensa?
Inoltre da metà ciclo prendere 2 compresse di dufaston e da gravidanza accertata 2 ovuli di progeffik 200 uno mattina e una sera, senza dosare il progesterone, volevo chiederle se un elevato progesterone può influire negativamente sulla gravidanza.
Grazie mille per la sua disponibilità e le sue risposte.
Augusto Enrico Semprini
Cara Mary,
la sua storia riproduttiva impone, a mio avviso, una isteroscopia con biopsia endometriale per escludere un’endometrite.
La parte coagulatoria non è, secondo me, rilevante, sulla mancata evoluzione delle gravidanze ed è necessario che lei abbia un controllo dell’assetto cromosomico suo e del marito, un’indagine per anticorpi antinucleo e anti cardiolipina e un controllo per fattori infettivi del tratto genitale maschile e femminile.
Tenga presente che se nell’accertamento citogenetico del tessuto abortivo il risultato è stato di feto femmina senza esclusione della contaminazione con cellule materne, la possibilità di errore, ovvero che siano state analizzate cellule materne è circa del 70%.
Deve rivolgersi ad un bravo collega che svolga questi accertamenti e io le posso essere di aiuto per interpretarli.
Prima dobbiamo giungere a una diagnosi poi pensare ai trattamenti e per rassicurarla le confermo che non ho mai perso le mie battaglie con le perdite abortive del primo trimestre perche le pazienti che ho assistito hanno tutte potuto realizzare il loro desiderio di avere una famiglia.
Purtroppo nelle perdite tardive oltre la 14esima settimana la strada è più in salita ma attenzione diagnostica e cure ragionate aiutano a risolvere la maggior parte dei problemi.
Spero di averla rassicurata e vedremo quali sono gli esiti degli accertamenti che le ho raccomandato.
Un saluto cordiale.
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