Alla 7+4 settimana di gravidanza effettuo un pap test su indicazione del ginecologo dopo una cura di una settimana di ovuli di
progesterone a seguito di uno scollamento amniocoriale di 7 mm risolto dopo pochi giorni. Appena inserito lo speculum, lo strumento risulta intriso di
sangue tanto da rendere difficoltoso il proseguimento dell’esame. Segue dopo qualche minuto l’ecografia che conferma presenza feto e si sente il
battito. A distanza di 5 giorni, continuo ad avere perdite. La sera del pap test e dell’ecografia ho avuto una perdita leggera di sangue rosso vivo, a
cui sono seguite perdite marroni. Ieri credevo che si fossero bloccate e invece stamattina dopo un crampo ho avuto una perdita marrone più
consistente. Ora piccole macchie marroni. Ho notato che queste perdite sono in concomitanza sempre di qualche doloretto. Il dottore dice che perdite
marrone equivalgono a sangue vecchio. Io sono preoccupata. Possibile che sia ancora una conseguenza del pap test di 5 giorni fa o devo temere altro?
Elisa Valmori
Salve signora, mi perdoni se le rispondo solo ora…speriamo nel mentre le perdite ematiche siano finite!
Lei ha effettuato il pap test a 7+4 settimane quando era già presente uno scollamento amniocoriale per cui le era stata prescritta una cura con ovuli di progesterone. In teoria sarebbe opportuno evitare terapie locali vaginali a ridosso l’esecuzione del Pap test (lo stesso dicasi per i rapporti sessuali che andrebbero evitati nelle 48 ore precedenti) in quanto potrebbero in qualche modo alterare le condizioni del collo dell’utero.
Comunque, come si suol dire “il poco è meglio del niente”, per cui immagino il collega abbia ritenuto utile effettuare questo esame (forse erano diversi anni che non l’aveva più fatto oppure non lo aveva mai fatto in vita?)
Concordo sul fatto che le perdite marroni equivalgano a sangue “vecchio” e infatti di solito si consiglia alle donne in gravidanza di recarsi in pronto soccorso in presenza di perdite ematiche rosso vivo e in quantità discreta (come una mestruazione per intenderci).
Visto che ha notato la presenza di queste perdite in concomitanza con doloretti pelvici, sarebbe a mio avviso utile ridurre l’attività fisica quotidiana e stare maggiormente a riposo (NON a letto, per carità, ma più seduta o semi-sdraiata sul divano/poltrona eventualmente sollevando le gambe rispetto al bacino).
La presenza di questi doloretti potrebbe significare un’attività contrattile uterina che non favorisce di certo il riassorbirsi del distacco.
Qualora nemmeno il riposo fosse in grado di azzerare questi doloretti, vale la pena confrontarsi col Curante per riprendere la cura con progesterone ovuli che già aveva seguito tempo fa.
Spero di esserle stata di aiuto e soprattutto che la sua gravidanza proceda a gonfie vele, cordialmente.
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