Buongiorno dottoressa, ho 46 anni. , sono sposata da 13 anni e ho tre bambini ancora piuttosto piccoli. Sento da qualche anno che il mio rapporto con mio marito si è sfaldato, si sono persi ai miei occhi la bellezza e il fascino che erano le cose che mi avevano fatto innamorare di lui. Poi i figli, un lavoro online che tiene costantemente in casa lui davanti a un PC e il desiderio sessuale che è svanito da anni. Io mi ero abituata a questa situazione, non accettandola ma convivendoci e sperando dentro me, anche attraverso un dialogo ricercato, che le cose potessero migliorare. L’estate scorsa ho conosciuto per caso un uomo, venti anni più di me, sposato. All’inizio abbiamo cominciato a vederci alla mattina in quanto sia io che lui siamo soliti camminare al mattino presto sul lungomare della città dove villeggiamo. Ne è nato in dialogo, in cui ci raccontavano delle nostre vite all’inizio non coniugali, ma del lavoro, degli interessi, del più e del meno. Confesso che ero imbarazzata, sentivo stranezza nel fatto che questo uomo così tanto più grande di me potesse provare interesse per me. L’estate è finita e io sono partita per fare ritorno nella città dove viviamo la maggior parte dell’anno e che è molto distante dal mare. Durante l’ultimo nostro incontro questo uomo mi ha chiesto se avesse potuto avere il mio numero di telefono e io gliel’ho condiviso. Dopo qualche giorno , comincia a inviarmi dei messaggi con delle foto del mare, che io avevo confessato mi piaceva tanto, e facendomi partecipe delle sue giornate lavorative. Le telefonate e i messaggi si sono fatti sempre più frequenti e anche le nostre aperture l’uno verso l’altra: lui ha cominciato a raccontarmi del suo rapporto stantio con la moglie, fatto di vita pratica e monotona e confessandomi il fascino che sentiva verso di me, verso il fatto che io fossi una persona attiva, indipendente. Abbiamo cominciato a darci del tu e nei mesi, 10 successivi, ci siamo confessati il trasporto e poi l’innamoramento ma anche le difficoltà legate alle nostre vite coniugali e al controllo serrato che lui riceveva da parte della moglie. Mi ha parlato anche di vicende dolorose del suo passato di vita e mi ha riempito di frasi dolci, che non ero forse mai stata abituata a ricevere. Ci siamo incontrati un paio di volte , lui con il suo lavoro capita in luoghi raggiungibili a dove vivo abitualmente. Abbiamo avuto scambi fisici belli e dolci. Ci eravamo promessi di trascorrere un’estate diversa, dove ci saremmo sicuramente incontrati al mattino e lui prometteva di portarmi nei suoi luoghi abituali di lavoro, come se volesse davvero farmi vedere chi fosse davvero, come se volesse coinvolgermi. Una mattina, all’improvviso non saprei, annunciato da qualche giorno in cui avvertivo un certo distacco, mi dice che la moglie e lui avevano litigato in modo brusco, che lui si era trasferito in una seconda casa ma che nel frattempo lei aveva scoperto una foto su in suo vecchio cellulare nella quale lui mi scriveva parole forti e che non lasciavano dubbi sul suo desiderio di starmi accanto. Mi dice che sarebbero stati giorni duri, che avrebbe dovuto confrontarsi con questa donna, che lui però non era pronto a farlo e, cosa che mi ha lasciato un po’ perplessa, mi ha raccontato i particolari delle richieste di lei: mi dice che è vendicativa, che aveva scoperto chi fossi, aveva scoperto il mio numero di telefono, dove abitassi, cosa facessi di lavoro, confessando il suo amore per lui e il desiderio di ritornare con lui. Lui mi scrive che era confuso, aveva bisogno di un periodo di solitudine, che era confuso e in un momento cruciale della sua vita, in cui non poteva permettersi di sbagliare nuovamente. Da allora non mi ha più cercata neanche per una spiegazione a voce. Io avevo risposto a quel messaggio dicendo che era giusto così, che lui dovesse essere sereno nelle sue decisioni ma che io non avrei potuto essere un’alternativa, che comunque avrei rispettato le decisioni, in quanto da subito tra noi era chiaro che non saremmo stati insieme mandando all’aria le nostre vite coniugali. Ecco, io non mi capacito del fatto che una relazione basata su un dialogo, come pensavo e come ci eravamo promessi, possa chiudersi così, con un messaggio, forse come neanche gli adolescenti fanno, e non con un parlarsi e spiegarsi. Adesso vorrei trovare spiegazioni che evidentemente non arriveranno da questa persona, sono trascorse due settimane di silenzio, e trovare una via di uscita per riprendere la mia vita con la consapevolezza che si è trattato di una parentesi. Forse questa è stata.
Annalisa Pistuddi
Gentile Giada, anche se fosse stata una parentesi che si è dovuta chiudere, ma ancora non si comprende bene cosa possa essere successo, potrebbe essere valorizzato ciò che ha dato di positivo, ciò che ha aggiunto alle sue giornate e non ciò che manca. Un’esperienza che sembra essere stata vissuta da entrambi quasi come un sogno da cui però ci si deve risvegliare. Non sappiamo se ciò che quest’uomo racconta stia succedendo in quei termini ma lei sa quale è il suo vissuto e ciò che questa storia le ha dato, storia che descrive come una favola in certi punti del suo racconto. Il dialogo sembra ci sia stato davvero, perchè ora lo svalorizza? Questo silenzio è attuale, sarà questa la parentesi? Non si può comprendere ora, occorre un po’ di tempo per capire, ma il tempo le servirà anche per focalizzare le sue aspettative o le sue illusioni e il significato di queste. Sicura di non poter avviare un nuovo dialogo con suo marito? Se c’è stato con quell’uomo significa che lei stessa è capace di instaurare rapporti affettuosi e amichevoli come premessa per costruire un legame d’amore saldo e forte. Perché non parla a suo marito dei suoi sentimenti? Di quello che vorrebbe? Del suo passato desiderio di rimettersi in gioco con lui come donna, di restituire vitalità e smalto alla vostra coppia? Lei è una donna sensibile, ricca di amore, capace di slanci ed entusiasmo, guardi alla storia che ha vissuto come a un test che le ha dato la conferma di quanto ancora può dare e prendere da una relazione d’amore. Cari saluti.
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