Gentile professor Bona,
sono una donna di quasi 40 anni. Ho tre figli, l’ultimo dei quali ha 9 mesi.
Ho smesso di allattarlo a sei mesi (circa tre mesi fa). Le mestruazioni mi
sono tornate regolarmente. Le spiego il mio problema e la prego non si
limiti a dirmi che il mio peso è perfetto per la mia altezza perché il punto
non è questo. So già che va bene: solo alta 1,70 e peso 59 chili. Il mio BMI
è 20,41. Sono vegetariana non magio nessun dolce (cioè nulla con zucchero
bianco) . La mia dieta è prevalentemente a base di verdura, qualche frutto
solo al mattino, poca pasta e poco pane integrale, massimo due noci al
giorno, un cucchiaio di olio d’oliva, occasionalmente formaggio di capra e
ancora più raramente mozzarella. Non bevo alcolici né bevande zuccherate:
solo acqua. In tutto arriverò al massimo a introdurre 1000 calorie al
giorno, probabilmente anche meno. Nonostante questo, non solo non perdo peso
da settimane ma addirittura tendo ad aumentare di qualche etto ogni
settimana. Ho effettuato a fine gennaio gli esami per la funzionalità della
tiroide: è tutto a posto, il Tsh tende verso il livello inferiore. Un
cambiamento nella mia vita c’è stato: mentre fino a 3-4 mesi fa camminavo
ogni giorno almeno un paio d’ore ora non faccio più attività fisica.
Aggiungo che in questo periodo della mia vita sono particolarmente
stressata. Mi creda, sento che c’è qualcosa che non va, vorrei il suo parere
sulla mia situazione. Dovrei fare qualche esame particolare? Cosa può essere
sbagliato nella mia alimentazione? Grazie davvero se vorrà rispondermi.
Gianni Bona
Gentile signora,
premetto che il suo peso è giusto e così il suo BMI, tuttavia comprendo che lei voglia sapere per quali ragioni pur seguendo un’alimentazione
ipocalorica non sta dimagrendo. La mancanza di attività fisica, soprattutto perché rappresenta una novità rispetto alle abitudine che lei seguiva, ha
senza dubbio un suo ruolo significativo. A dimostrazione di questo, quanto succede tra gli sportivi che smettono l’attività agonistica: a parità di
alimentazione, quindi di introito calorico, chi continua a fare movimento e ad allenarsi (sia pure a ritmi meno intensi rispetto a quanto faceva
agonismo) si mantiene magro mentre chi inizia a svolgere una vita prevalentemente sedentaria tende a ingrassare in misura notevole.
Paradossalmente a parità di alimentazione ingrassa meno chi fa vita sedentaria da sempre rispetto a chi la inizia dopo aver fatto a lungo
attività fisica. C’è poi la questione, non certo meno significativa (anzi, forse di più!) dello stress prolungato con cui, mi ha riferito, si trova
alle prese. E’ stato dimostrato con rigore scientifico che sotto stress l’organismo produce massicce quantità di cortisolo, un ormone che per sua caratteristica
altera il metabolismo, favorendo l’incremento del tessuto adiposo. Si è osservato anche nei bambini: i bimbi obesi presentano livelli di cortisolo
più alti rispetto a quelli dei bimbi normopeso. Per finire, non si può ignorare la sua recente gravidanza: per circa 12 mesi dopo il parto le
modificazioni ormonali legate alla gestazione e all’allattamento creano una condizione che ostacola il dimagrimento. Questo perché la natura, per così
dire, “spinge” affinché nel corpo della donna permangano piccoli depositi di adipe, utili a sostenere la produzione di estrogeni, ormoni che consentono
la piena ripresa dell’attività ovarica. Il mio consiglio è di individuare un’attività che sia benefica per l’intera sfera psicofisica, ovvero che l’aiuti ad
allentare lo stress e allo stesso tempo consenta al suo metabolismo di poter contare sui vantaggi legati all’allenamento. Voglio concludere, riprendendo
la mia riflessione iniziale: il suo peso è corretto, il suo BMI anche, se scendesse al di sotto di entrambi potremmo trovarci a fronteggiare un
problema di magrezza eccessiva e questo sarebbe opportuno non accadesse. Il suo eventuale desiderio di perdere ancora peso potrebbe dunque essere la
spia di un disagio emotivo che può essere opportuno approfondire con l’aiuto di uno psicoterapeuta esperto di disturbi del comportamento alimentare. Cari
saluti.
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