Le scrivo per chiederle un consiglio. Chiedo già scusa per i termini poco professionali ma l’esperienza precedente mi ha destabilizzata un po’. Il giorno 24 luglio ho avuto varie minacce d’aborto e dopo una lunga riflessione con il ginecologo, viste le misure dell’embrione 3mm a 8 settimane con battito poco efficiente, mi ha consigliato lo
svuotamento uterino. (Credo si chiami così). Oggi 19 novembre ho effettuato la mia prima visita ginecologica in quanto l’ultima mestruazione è stata
il 2/10/20 fino al 7/10/20. Ad oggi nella visita dove tecnicamente dovrei essere a 6+6 mi ha comunicato che c’è la camera gestazionale, sacco vitellino però non c’era traccia dell’embrione. In più gli ho riferito di piccole perdite che però erano muco vaginale.
Mi ha comunicato poi che ci potrebbe essere stato un ritardo di ovulazione e
mi ha consigliato di ritornare la prossima settimana. Mi ha prescritto
cardiospirina, progeffik e la continuazione di acido folico. Vorrei gentilmente sapere il suo punto di vista.
Elisa Valmori
Salve signora, in effetti la sua precedente esperienza lascia perplessa anche me in quanto avrei piuttosto atteso di porre diagnosi di aborto interno per proporre uno svuotamento uterino (diagnosi che si pone in assenza del battito cardiaco dell’embrione o del feto).
Ad ogni modo, nell’attuale gravidanza potrebbe essersi verificato proprio un ritardo nell’ovulazione e di conseguenza nel concepimento e per questo motivo essere visibili “soltanto” la camera gestazionale in utero e il sacco vitellino (in realtà non è scontato che la camera gestazionale sia visibile in utero e che altrettanto avvenga per il sacco vitellino…).
Rispetto alle “perdite” bisogna intendersi in quanto in gravidanza è abbastanza comune presentare delle secrezioni di muco (bianco, giallo o trasparente) mentre non è normale ovviamente presentare delle perdite di sangue dalla vagina. Lei sta assumendo progeffik (presumo per via vaginale) e pertanto è inevitabile che presenti delle secrezioni più abbondanti, dovute proprio all’effetto dell’ovulo vaginale.
Rispetto all’impiego di cardioaspirina e acido folico, direi che sono entrambi utili per favorire sia il corretto impianto dell’embrione nell’utero e il normale sviluppo della placenta, sia la corretta formazione degli organi dell’embrione (in particolare la colonna vertebrale e il cuoricino). Rispetto al controllo a distanza di una settimana, direi che mi vede concorde: soltanto attendendo un certo intervallo di tempo (minimo una settimana) è possibile verificare ecograficamente se l’embrione si sta sviluppando e quindi se la gravidanza è in evoluzione o meno. Spero di esserle stata di aiuto, le auguro ogni bene in questa nuova avventura, mi tenga informata se lo desidera. Cordialmente.
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