Egregio specialista, mia figlia a circa 15/16 mesi di età ha presentato un lieve rigonfiamento del bottoncino mammario. In quel periodo era alimentata prevalentemente con soli omogeinizzati di carne poichè non gradiva altro. A distanza di circa un anno la sistuazione è sostanzialmente invariata, mentre già da tempo ha una alimentazione varia e completa. Vorrei chiederle, in base alla sua esperienza, se quanto sopraccitato è meritevole di approfondimenti specifici. Nel ringraziarla la salutiamo distintamente
Gianni Bona
Cara mamma, ci sono bambine più sensibili di altre all’azione degli estrogeni, anche se presenti in minime tracce nella carne. Il bottone mammario che ha notato nella sua piccola non esprime nulla di significativo, solo appunto una maggiore reattività all’azione degli estrogeni che, sia pure in minime quantità, sono presenti nelle carni. Può dunque stare assolutamente tranquilla. Per quanto riguarda gli omogeneizzati, può essere certa che sono controllatissimi e, quindi, più che sicuri: può dunque continuare a offrirli alla sua bimba senza alcun timore. Il mio consiglio è comunque di non offrire la carne alla bambina più di due-tre volte alla settimana, alternandola ad altre fonti proteiche: uova, pesce, formaggi magri, ricotta, legumi. Il bottone mammario che si è evidenziato, con il passare dei mesi si noterà sempre meno, in quanto non aumenterà di volume proporzionalmente alla crescita della sua piccolina. Come informazione generale, posso dirle che si è osservato che la pubertà può arrivare un po’ prima nelle bambine in cui il telarca compare precocemente, senza tuttavia che questo si ponga come un problema. Tanti cari saluti.
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