Salve,
mio figlio di due anni ha da qualche mese uno strano comportamento. Spesso,
comincia a picchiare il suo pupazzo, poi lo calpesta addirittura, e mentre
lo fa ci guarda perché vuole che noi gli diciamo “Ma no, cosa fai, povero
pupazzo…”. Allora tutto contento lo abbraccia e lo bacia. Da notare che
noi non adottiamo punizioni corporali nei suoi confronti…
Grazie
Gentile Signora,
da ciò che traspare dalla sua lettera, mi sembra di capire che l’aggressività del suo bambino sia limitata allo sfogo sul pupazzo e non sia né rivolta a sé stesso né ad altre persone. A questo punto, è bene premettere che un livello normale di aggressività è tipico dell’età e, a due anni, non è preoccupante perché fa parte del processo di crescita ed è un modo che il bambino adotta per far capire agli altri che lui esiste e non vuole passare inosservato. L’aggressività è un canale comunicativo che il bambino ha a disposizione, per esprimere i propri sentimenti ed è soprattutto attraverso il gioco che riesce ad esternare la rabbia, la frustrazione, la paura.
È bene anche ricordare, che a questa età il bambino impara a gestire le sue emozioni osservando coloro che lo circondano pertanto è rilevante l’atteggiamento genitoriale che, se adeguato, può attenuare l’aggressività ed insegnare al bambino a gestirla al meglio. Pertanto, voi genitori potete aiutare il vostro bambino cercando di trovare insieme una risoluzione al problema, che gli faccia capire quanto sia sbagliato picchiare qualcuno o qualcosa quando si è arrabbiati e che gli insegni ad avere rispetto per le cose e le persone. Non rispondete mai all’aggressività con altra aggressività (spesso gli eccessi dei bambini risvegliano nei genitori altra rabbia e nervosismo nonché senso di smarrimento) ma utilizzate invece strategie positive, mantenete la calma e rassicuratelo anche attraverso un linguaggio a lui più consono come quello del gioco e delle favole. È anche molto importante incoraggiare il bambino ed elogiarlo ognivolta che dimostra buone intenzioni e fa piccole conquiste nella gestione della propria aggressività.
Se doveste rendervi conto che l’aggressività aumenta e peggiora e si rivolge anche alle persone allora sarà bene individuare gli episodi relativi ai comportamenti aggressivi e il contesto in cui si manifestano e porre l’attenzione su eventuali cambiamenti di vita del bambino. Uno stile educativo lineare, non ostile, sereno e attento al vissuto e alle emozioni del bambino, permette di costruire tra genitori e figli un rapporto sano ed equilibrato, capace di incanalare l’aggressività nella giusta direzione.
BimbiSani&belli cercherà la risposta che desideri, consultando fonti autorevoli e attendibili.
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