Paura (ingiustificata) dello streptococco

Professor Giorgio Longo A cura di Giorgio Longo - Professore specialista in Pediatria Pubblicato il 04/10/2021 Aggiornato il 11/10/2021

Non ha alcun senso temere che un bambino abbia sviluppato un'infezione da streptococco, quando nulla autorizza anche solo vagamente a ipotizzarla.

Una domanda di: Valentina
Ho due bimbi, una ha 3 anni e mezzo e questo è il suo
primo anno di asilo quindi mi aspetto che si ammalerà molto spesso. Il
secondo figlio ha un anno e per ora non va al nido ma vede ovviamente la
sorella tutti i giorni… ebbene dopo solo una settimana di asilo, la mia
prima figlia ha avuto il raffreddore senza febbre (in miglioramento dopo
qualche giorno ) mentre il piccolo ha avuto raffreddore con febbre a 38.5
max ( perché poi davo Tachipirina) scesa dopo 2 giorni. Io e mio marito
raffreddore e mal di gola senza febbre. Quando ho chiamato la pediatra per
chiedere cosa fare con i miei figli mi ha semplicemente detto di tenere la
bimba a casa fino a guarigione del raffreddore, e per il piccolo di dare
Tachipirina se febbre superiore a 38/ 38.5 e aspettare qualche giorno e di
richiamarla, se la febbre dopo qualche giorno non fosse passata (cosa che
fortunatamente non è stato necessario). Ora stanno bene… La mia paura è
peró lo streptococco: io infatti non so capire se i miei figli ad esempio in
questi giorni passati abbiano avuto anche mal di gola: il piccolo non è in
grado di dirlo e la grande non me lo dice perché ha paura che poi la
controlli se è rossa con l’abbassalingua e ha paura. Inoltre anche se ho
comunque provato a guardare la loro gola non riesco a capire se è rossa o no e
non riesco a vedere se sulle tonsille ci sono placche perché i miei figli
non collaborano assolutamente. Comunque non ho le competenze per capire
quando una gola è infiammata o no.
Pertanto, visto che la pediatra non li ha visitati e dato che anche in
futuro so che i miei figli si ammaleranno spesso, ma visto il periodo non
verranno visitati a meno di cose più gravi, come posso capire e riconoscere
una infezione di streptococco che necessita quindi di antibiotico? Ho
provato a comprare su Internet i tamponi ma i miei figli non se li fanno
fare. Sono un po’ preoccupata e non le nascondo che sono tentata di dare
antibiotico di mia iniziativa a ogni malanno per evitare le temibili
complicanze al cuore e ai reni causate dallo strepotocco.
Giorgio Longo
Giorgio Longo

Cara signora,
stia tranquilla, ha due splendidi figli sani e ben attrezzati (parlo delle loro difese immunitarie) ed è anche fortunata ad avere una brava pediatra (lo capisco dalle semplici, ma perfette indicazioni che le ha dato al telefono). Aggiungo anche che non serviva assolutamente che vedesse i suoi figli considerato quello che avevano: contagio interfamiliare di raffreddore con modesto rialzo febbrile e rapida risposta alla Tachipirina.
Invece mi stupisce (e preoccupa) il suo atteggiamento fobico verso le malattie dei figli e adesso quello assolutamente ingiustificato per lo streptococco. In primo luogo perché oggi le complicanze reumatiche dell’infezione streptococcica sono molto rare e non hanno alcuna ragione di stare in prima linea nelle preoccupazioni di un genitore. Oltre a ciò sappia che il reumatismo post-streptococcico non si verifica mai prima dell’età scolare. Detto questo eviti anche di guardare la gola ai suoi figli: l’essudato tonsillare, se anche ci fosse, alla loro ètà è dovuto agli adenovirus, non certo allo streptococco. Ma anche quando saranno più grandi, lasci perdere il tampone fai da te, anche perché prima e meglio del tampone un’infezione streptococcica (e quindi l’indicazione all’antibiotico) può essere esclusa con certezza se la febbre si accompagna a sintomi da raffreddamento (rinorrea, starnuti, tosse). Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Gravidanza indietro di 5 giorni secondo l’ecografia e rispetto all’atteso

15/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Una differenza di appena 5 giorni tra la settimana di gravidanza individuata in base al calcolo ostetrico (che conta le 40 settimane di gravidanza a partire dalla data di inizio dell'ultima mestruazione) e quanto rilevato dall'ecografia non è significativa, tant'è che non suggerisce di ridatare la gravidanza....  »

Raffreddore perenne e tosse in un bambino di 10 anni

14/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Per quanto strano possa sembrare, a volte certi sintomi manifestati da un bambino già grandicello sono psicosomatici, cioè sono causati da un problema di tipo emotivo-comportamentale.   »

Quanti carboidrati al giorno durante la gravidanza?

11/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Rosa Lenoci

In generale, per le donne in gravidanza, si consiglia un apporto di carboidrati che varia dal 45 al 60% dell'apporto calorico totale giornaliero. Questo significa che se una donna in attesa ha un fabbisogno di 2.200 Kcal al giorno, tra 990 e 1.320 Kcal dovrebbero provenire dai carboidrati.  »

Fai la tua domanda agli specialisti