Sono una mamma molto preoccupata perchè ho paura di aver fatto errori con lo svezzamento dei miei figli. La confusione nasce dal fatto che ho da poco cambiato pediatra dato che ci siamo trasferiti in un’altra città e questa seconda pediatra su alcune cose la pensa diversamente rispetto alla prima e non so chi ha ragione e se ho causato danni ai miei figli. Dunque ho due figli. La prima ha 2 anni e 10 mesi ed è stata svezzata nel seguente modo: da 5 mesi e mezzo ho introdotto da subito la pappa a pranzo, con brodo di verdure (carota patata zucchina), un cucchiaino di verdure frullate, crema di riso/ mais e tapioca, metà omogeneizzato di carne e un cucchiaino di olio. Dal sesto mese ho introdotto anche il glutine. Poichè non gradiva molto lo svezzamento tradizionale, da sei mesi e mezzo circa abbiamo iniziato l\’autosvezzamento, quindi ha iniziato a mangiare tutto ciò che mangiamo noi (ovviamente cose sane, quindi pochissimo sale, no dolci ecc ecc).
Col secondo figlio ho iniziato svezzamento tradizionale perchè la mia nuova pediatra è contraria all’autosvezzamento La mia nuova pediatra mi ha messo però due dubbi:
dice che la pasta per adulti contiene sostanze come pesticidi o tossine (non ho capito) e quindi per il bambino è meglio mangiare pasta apposita per loro per i primi anni. Mia figlia grande avendo fatto l’autosvezzamento ha sempre mangiato la pasta nostra, perchè mi era stato detto che poteva mangiare le stesse cose nostre ad eccezione di poche cose tipo funghi, latte vaccino e altro. Effettivamente cercando su internet ho letto che la pasta per adulti non dovrebbe essere usata fino ai tre anni e che addirittura alcune marche lo scrivono sulla confezione! Sono disperata, ho paura di aver causato danni irreparabili ormai alla mia prima figlia di quasi tre anni (predisposizione a tumori, malattie autoimmuni, infertilità). Cosa devo/posso fare adesso? Ridarle la pasta per bambini per “compensare”?
Ha ragione la mia nuova pediatra? La mia vecchia pediatra mi ha assicurato che l’autosvezzamento è la strada più corretta per i bambini e che i bambini possono mangiare dai sei mesi, il cibo degli adulti, compresa la pasta per adulti, anche perchè la logica è che il bambino assaggi ciò che vuole di quello che c’è in tavola!
2) la mia seconda domanda riguarda il fatto che con il secondo figlio ho iniziato lo svezzamento classico ma anche qui lo schema diverso rispetto alla mia prima figlia (con la quale, vi ricordo, il primo mese avevo iniziato lo svezzamento classico). Infatti con la mia prima figlia avevo iniziato a 5 mesi e mezzo perchè era molto interessata al cibo direttamente con pappa completa a pranzo (farina mais e tapioca, un cucchiaino di verdure frullate, metà omogeneizzato di carne e un cucchiaino di olio) ora invece col secondo figlio devo fare: 1 settimana solo brodo di verdure e crema di mais e tapioca, dopo una settimana aggiungere anche verdure frullate, dopo un’altra settimana aggiungere metà omogeneizzato di carne.
Con la mia prima figlia non avevo rispettato questi crono-inserimenti. Mi sento in colpa e ho paura di aver creato danni alla mia prima figlia, sia per la questione della pasta per adulti, sia per aver iniziato lo svezzamento poco prima dei sei mesi direttamente con l’omogeneizzato di carne e le verdure frullate nella pappa. Chi ha ragione delle due pediatre?
Leo Venturelli
Gentile mamma,
in primo luogo la invito a stare tranquilla: nulla è accaduto di grave. Avere dato pasta da adulti alla bambina più grande non significa averle causato malattie o predisporla a svilupparle e non è affatto necessario ora recuperare con alimenti della prima infanzia, non c’è bisogno di per compensare: è vero che i cibi del baby food, cioè quelli per bambini indicati fino ai 3 anni di vita, sono garantiti per essere privi di residui di pesticidi e micotossine, con norme più stringenti, ma stiamo parlando di rischio possibile e non di malattia o danno conclamato. Del resto la legislazione obbliga oggi a fornire indicazioni sulla filiera alimentare di tutti i prodotti: per esempio può dalla etichetta sapere se il grano di una pasta proviene da coltivazioni italiane o estere. La possibilità che ci siano danni all’organismo per lo svezzamento eseguito è remota: ripeto, si parla più di attenzione al rischio. II mio consiglio è quello di non drammatizzare considerando comunque che la sua attenzione ad una alimentazione sana e povera in zuccheri semplici e in sale conferma che Lei è una persona attenta e comunque i potenziali danni da esposizione sorgono quando anche a bambini in crescita si somministrano i cosiddetti cibi spazzatura, ovvero cibi molto lavorati, non biologici, ricchi di sale e di grassi saturi. Quello che può fare è seguire i dettami della dieta mediterranea per i suoi figli e per voi genitori: solo così è giustificata la affermazione della sua pediatra favorevole all’autosvezzamento, secondo cui i bambini possono mangiare quello che assumono i genitori!
Per il secondo dubbio relativo all’inserimento lento e progressivo dei cibi usi una progressione ma senza esserne schiava; la progressione nella alimentazione complementare ha solo lo scopo di capire i gusti del bambino e quale tra i cibi nuovi proposti potrebbe essere responsabile di eventuali fastidi ma anche qui allontani l’idea che introdurre insieme brodo, passato, carne sia un errore perch non lo è affatto. Per finire, sul come procedere con l’alimentazione complementare, come ha potuto constatare, ci sono opinioni diverse anche tra specialisti: credo che la cosa importante da parte sua sia quella di non avere remore nel chiedere spiegazioni alle pediatre del perché delle scelte, quando ha dei dubbi.
E poi spesso è solo dal confronto che si trova la giusta via, sia nell’ambito alimentare che anche per tante altre situazioni! Con cordialità.
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.