Gentile dottoressa,
a marzo il nostro bambino compirà 3 anni. Fin dai 7 mesi ha frequentato l’asilo nido, sempre con molto entusiasmo e nessun ostacolo. Al compimento dei tre anni abbiamo deciso di iscriverlo alla scuola dell’infanzia, che lo prenderebbe in anticipo, con la possibilità di iniziare, a partire da settembre, i tre anni per intero, non anticipando la scuola elementare. Quindi di fatto farebbe un pezzetto di scuola dell’infanzia in più rispetto agli altri bambini, ma secondo noi è pronto, ha anche abbandonato il pannolino e il ciuccio già da tempo.
Il nostro dubbio è questo passaggio, forse potrebbe essere brusco per lui un tale cambiamento così repentino? Nella scuola è previsto un inserimento di circa tre settimane, molto graduale. Non so, non vorrei che si sentisse strappato dal nido e buttato in un altro contesto, così improvvisamente. Qualche mese fa è nato il fratellino e anche questa cosa lo ha un po’ destabilizzato. D’altro canto la scuola è molto vicina a casa nostra, a differenza del nido per cui è necessaria la macchina, il che semplificherebbe parecchio la logistica familiare. Inoltre, non dovremmo più sostenere una retta molto onerosa, quale è quella del nido. Secondo lei è una scelta appropriata o potrebbe causare dei problemi?
Luisa Vaselli
Gentile Alessandra,
prima di tutto vorrei chiarire una cosa: se ho ben compreso il suo bambino verrà inserito nella scuola materna al compimento dei tre anni, a marzo, invece che a settembre, dico bene? Non mi sembra che sia questo problema, avrà comunque tre anni! Tanto più che lei stessa afferma di vederlo più che pronto per la nuova esperienza. Aggiungo che se è vero che i bambini sono molto abitudinari lo è altrettanto che sono facilmente adattabili alle novità. Detto questo, di certo quando nasce un fratellino è considerato opportuno non imporre altri bruschi cambiamenti, per esempio si consiglia di rimandare anche l’addio al ciuccio e al pannolino, ma nel caso del suo bambino la questione è già risolta. Credo che la cosa migliore da fare sia cercare di comprendere se suo figlio sia o non sia in grado di sostenere le attività che vengono proposte alla scuola materna, più impegnative rispetto a quelle con cui si deve misurare al nido, anche per la presenza di bambini più gradicelli di lui. Provi a chiedersi se potrebbe sentirsi inadeguato rispetto alle richieste che gli verranno fatte e a rispondersi con sincerità: la soluzione al suo dubbio a mio avviso sta in gran parte qui. Ma non solo: nel nuovo contesto ci sono coetanei che già conosce? Se sì, l’inserimento potrebbe essere ancora più semplice … Tuttavia nelle tre settimane previste per l’inserimento, con lei o il papà presenti suo figlio avrà tempo e modo di imparare a conoscere i coetanei e di stringere nuove amicizie del cuore. Da tenere conto però che inserendolo a marzo potrebbe non essere facilissimo per lui partecipare subito e con entusiasmo alle attività già avviate e quindi già ben collaudate dagli altri bambini: è solo un dubbio perché io non so nulla del temperamento di suo figlio quindi può essere altrettanto valida l’ipotesi che per lui non sia affatto complicato unirsi agli altri e condividere con loro i giochi, nonché partecipare a tutto il resto. Va considerato però il fatto che se al nido è ben integrato e ci va volentieri potrebbe non gradire molto trovarsi in un ambiente del tutto nuovo. Che dire di più? Ovviamente la decisione spetta solo a voi e va presa valutando attentamente i pro e i contro. Mi permetto di dire che sarebbe meglio che nell’elenco dei pro non trovassero posto solo questioni di tipo logistico. Sarebbe bene, cioè, che, ci fosse almeno una voce relativa al benessere psicoemotivo del vostro promogenito. Infine, la invito a riflettere sul fatto che una volta effettuato il cambiamento, sarebbe davvero una cattiva eventualità tornare indietro, riportando il bambino al nido. Mi tenga aggiornata, se lo desidera. Cari saluti.
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