Sono in cura con daparox, 10 mg al giorno, nei momenti più critici, 20 mg. Io e il mio compagno vorremmo allargare la famiglia… È possibile continuare con il farmaco ugualmente?
Elisa Valmori
Salve signora, in merito all’assunzione di psicofarmaci in chi desidera programmare una gravidanza direi così: è indispensabile che lei sia seguita costantemente dallo psichiatra di fiducia sia prima che durante la gravidanza, se possibile in accordo con il ginecologo curante…qualora non fossero in accordo, le consiglio di metterli in contatto: vedrà che sarà tutto più semplice. In gravidanza in caso di ansia e/o depressione, si può valutare che farmaco alternativo assumere, scegliendo tra la Venlafaxina, oppure un farmaco della famiglia degli SSRI (come Paroxetina o Daparox, Sertralina o Citalopram che hanno anche il pregio di essere compatibili anche in allattamento). Teniamo presente che, una volta sospeso il trattamento, se dovesse essere nuovamente indicata la terapia, occorreranno da 2 a 3 settimane perché il farmaco sia pienamente efficace…motivo per cui secondo me non è prudente sospenderlo durante la gravidanza ma casomai dopo il parto. In ogni caso, è fondamentale non trascurare il dosaggio di questi farmaci: in gravidanza si consiglia di assumere il “dosaggio minimo efficace”, ma questo non significa che le dosi di farmaco debbano essere ridotte rispetto al dosaggio normale dell’adulto, anzi! Quindi, per esempio, di Zoloft o sertralina il dosaggio può essere compreso tra i 50 e i 150 mg/die, paroxetina oppure citalopram 20-40 mg/die, Venlafaxina 75-150 mg/die. In particolare, la Paroxetina se assunta la sera aiuta a prevenire il risveglio precoce al mattino (in gravidanza il sonno è un punto debole, meglio curarlo con attenzione per stabilizzare l’umore insieme alla terapia farmacologica specifica per l’ansia). Lei sta assumendo solo 10 mg/die di Paroxetina…magari adesso sono sufficienti ma un domani non mi stupirei se avesse bisogno di un dosaggio maggiore, che sarebbe comunque perfettamente compatibile. Come mi piace ripetere: in gravidanza il bimbo sta bene se sta bene la sua mamma! Non è quindi egoismo arrendersi ad assumere dei farmaci ma casomai il modo migliore per essere entrambi nelle condizioni migliori di salute possibili. Infine, le ricordo l’utilità di assumere acido folico (salvo diversa indicazione del Curante ginecologo, 1 compressa al giorno da 400 microgrammi ) per tutto il periodo di ricerca della gravidanza e per il primo trimestre della stessa. Se possibile, meglio assumerlo lontano da the e latticini. Spero di esserle stata di aiuto e di incoraggiamento nel decidersi ad intraprendere la più entusiasmante delle avventure che la Vita ci riserva cordialmente
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