Ho 34 anni, sono in cerca della seconda gravidanza (la prima, nel 2014, instauratasi al primo rapporto non protetto).
Ho tolto la spirale ormonale ad aprile di quest’anno.
I primissi cicli da quel momento duravano 23/25 giorni, poi si sono “stabilizzati” a 28.
Ultima mestruazione: 31 agosto.
Il 7 settembre (ieri) ho iniziato ad utilizzare il test per monitorare l\’ovulazione (il tipo che misura i livelli di estrogeno e ormone luteinizzante).
Risultato: basso indice di fertilità (e me lo aspettavo).
Oggi il test segnala “picco di fertilità”.
Io osservo che anzitutto il test è passato dalla indicazione di bassa fertilità alla situazione di picco da un giorno all\’altro (quindi senza passare per la fase intermedia di “alto indice di fertilità”).
Ma soprattutto: è troppo presto! L’ovulazione in nona/decima giornata è anomala.
Ho fatto il test proprio perché mi sono accorta osservando i segnali del mio corpo di questa “anticipazione”, che ora ha trovato conferma.
Due domande: 1. Dopo l’ovulazione non passano 14 giorni per la comparsa delle mestruazioni? Durante lo scorso ciclo, secondo i miei calcoli, ho ovulato in undicesima giornata ma poi il ciclo è durato 28 giorni (con comparsa di spotting 7 giorni prima).
2. Come influisce questa situazione sulle probabilità di concepimento?
Grazie.
Claudio Ivan Brambilla
Gentile signora,
è vero che le mestruazioni, in linea di massima, arrivano 14 giorni dopo l’ovulazione, ma è vero anche sia che potrebbero arrivare un paio di giorni prima o un paio di giorni dopo, sia che è possibile che il giorno dell’ovulazione non coincida perfettamente con la data rilevata dal test specifico. Tenga presente che non è, comunque, necessario per concepire sapere con esattezza in che giorno avviene l’ovulazione (e avere rapporti proprio in questo giorno), perché gli spermatozoi sopravvivono nel corpo della donna fino a cinque giorni (addirittura, eccezionalmente anche fino a sette): va da sé che quindi è sufficiente, per dare inizio a una gravidanza, avere rapporti nel “periodo fertile”, che si protrae per circa sei giorni (i cinque giorni che precedono l’ovulazione e il giorno dell’ovulazione, che è quello in cui avviene il concepimento). Il periodo fertile è segnalato dalla presenza del muco fertile, una secrezione trasparente, elastica, filante che le donne che conoscono bene il loro corpo possono imparare a individuare. Credo possa esserele utile sapere che dopo i 30 anni di età le donne hanno solo il 20% di probabilità di concepire per ogni ciclo mestruale, quindi non c’è da preoccuparsi che lei non sia ancora rimasta incinta, tanto più che ha già avuto una gravidanza, conferma certa della sua fertilità. Per quanto riguarda la sua ovulazione, l’anticipo è rispetto alla sua aspettativa, a quella che lei ipotizza sia la data giusta, non tenendo conto però che l’organismo femminile non funziona con la precisione di un computer. Un’ovulazione che si verifica prima o dopo la data stabilita “per convenzione” (o per convinzione) non rappresenta affatto un problema. L’unica cosa che ha valore, infatti l’unico fattore importante è che l’ovulazione ci sia. Il mio consiglio è di lasciar perdere tutti i calcoli che sta facendo, perché una ricerca così “scientifica” della gravidanza può generare uno stress talmente forte da diventare, paradossalmente, un ostacolo al concepimento. Viva questo momento con più leggerezza e spontaneità e vedrà che la gravidanza avrà inizio. Le ricordo l’opportunità di assumere acido folico per tutto il periodo della ricerca della gravidanza, fino almeno al termine del primo trimestre: la dose è di una compressa da 400 microgrammi al giorno, meglio se lontano dall’assunzione di té e latticini. L’impiego di acido folico protegge il bambino dal rischio di sviluppare gravi malformazioni, prima tra tutte la spina bifida. Mi tenga aggiornato, se le fa piacere. Con cordialità.
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