Buongiorno dottoressa,
ho una bimba di 3 anni che ora in modo semore piu frequente ha delle \”crisi\” durante le quali si dimena, si butta per terra, scalcia e da pugni. Non è difficile dare una spiegazione, perchè è appena arrivata una sorellina e in piu\’ siamo all\’inizio della scuola materna. lei già andava l\’anno scorso alla sezione primavera della stessa scuola, le prime settimane ne era entusiasta, poi dopo un cambio dell\’insegnante è stato molto più difficile, siamo stati sfortunati!
Ora io volevo chiedere in primis se ha consigli in generale per affrontare questo periodo, noi genitori siamo più stanchi e forse abbiamo iniziato anche a dire qualche \”no\” in più.
E poi volevo chiedere qual è il modo migliore per affrontare queste crisi.
Un conto è quando siamo in casa senza altro da fare e magari a volte la lasico piangere, a volte cerco di consolarla. Ma quando si è al mattino e ci mettiamo un\’ora per calmarla per andare a scuola, o non vuole fare la doccia o quando siamo al parco non vuole tornare a casa, diventa complicato perche devo riuscire a calmarla e convincerla a fare quello che deve, .. ed è un disastro!
Gentile mamma Paola,
in primo luogo voglio dirle che comprendo benissimo quello che sta provando e so quanto può essere difficile per lei e per suo marito gestire la situazione, lottando non solo che le intemperanze della sua prima bambina ma anche con la stanchezza che si accompagna all’arrivo di un secondo bambino, anche se tanto desiderato e altrettanto amato. Il mio consiglio è di leggere alla sua bambina storielline e favolette che la divertano e anche abbiano per protagonista una sorella maggiore, un bambino più grandicello alle prese con l’arrivo di un fratellino. Le consiglio anche di ritagliare qualche piccolo spazio da dedicare solo alla bimba più grande: per esempio potreste andare insieme a fare la spesa mentre il papà si occupa della piccolina. Quando la bimba grida, scalcia e si ribella, si inginocchi davanti a lei, in modo da essere alla sua altezza e provi ad abbracciarla, dicendole per esempio: “Lo so che sei arrabbiata perché vorresti stare qui (o non fare la doccia o non venire a tavola) ma adesso bisogna che tu lo faccia perché ci sono cose che vanno fatte anche quando non se ne ha troppa voglia. Anche a me succede, sai?” Il tono deve essere affettuoso ma fermo, la bambina deve sentire che lei è decisa a farsi obbedire perché quanto le chiede è ragionevole e giusto. Occorre comunque armarsi di tanta pazienza e forse può aiutarla il pensiero che questo periodo così complesso e faticoso è transitorio e, come tale, destinato a passare non appena la bambina avrà metabolizzato i due grandi cambiamenti che si sono verificati nella sua vita. Tanti cari saluti, mi scriva ancora se lo desidera.
BimbiSani&belli cercherà la risposta che desideri, consultando fonti autorevoli e attendibili.
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