Salve, con la mia prima gravidanza ho avuto un po’ di problemi, del tipo gli ANAA positivi, il test di Coombs positivo il Citomegalovirus positivo. Ora la mia domanda è: vorrei avere un secondo figlio ci sono rischi o posso affrontarla tranquillamente?
Elisa Valmori
Salve cara signora, non mi ha detto come è andata a finire la precedente gravidanza! È ben diverso, infatti, se lei ha avuto un aborto spontaneo magari tardivo oppure un parto a termine (con tutti i controlli del caso in patologia della gravidanza). Quello che le posso anticipare con certezza, è che se lei ha contratto nella precedente gravidanza il Citomegalovirus, in una nuova gravidanza questo virus non ci fa più alcuna paura: quand’anche lo dovesse contrarre nuovamente, avrà già gli anticorpi specifici in memoria e sarà in grado di neutralizzarlo prima che possa interferire negativamente sullo sviluppo della sua creatura. Rispetto agli ANA positivi, dipende chiaramente dal titolo anticorpale. Può darsi che le venga prescritta l’aspirinetta per fluidificare il sangue e limitare gli eventuali danni provocati da questo tipo di anticorpi. Per inciso, gli ANA o anticorpi anti-nucleo, sono presenti in molte donne senza comportare sintomi particolari e si scoprono magari in seguito ad episodi di aborto spontaneo. Quanto al test di Coombs positivo, immagino lei intenda il test di Coombs indiretto ossia quello che cerca sul suo sangue gli anticorpi contro il fattore Rh. In caso di positività, di sicuro è importante che lei sia seguita presso un ambulatorio di gravidanza a rischio/patologia della gravidanza in quanto occorre quantificare gli anticorpi circolanti ed eventualmente prendere gli opportuni provvedimenti per contrastarli e consentirle di portare a termine una seconda gravidanza senza che questi anticorpi passino la placenta e vadano a distruggere i globuli rossi del suo bambino. Per nostra fortuna, non da subito la placenta è in grado di scambiare sostanze in quanto deve prima formarsi e perfezionarsi per arrivare alla maturazione finale (che avviene oltre la 24° settimana di gestazione). Esiste quindi un adeguato lasso di tempo per prendere gli opportuni provvedimenti con gli specialisti più indicati (nel suo caso sia il ginecologo che l’ematologo). Le ricordo infine di assumere acido folico (salvo diversa indicazione del Curante, 1 compressa al giorno da 400 microgrammi) almeno per tutto il primo trimestre di gravidanza. Serve per la prevenzione di gravi malformazioni nel bambino. Se possibile, meglio assumerlo lontano da the e latticini. Spero di esserle stata di aiuto, cordialmente.
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