Ho 37 anni e sono in gravidanza alla decima settimana più 2. Questa sera mi sono recata al pronto soccorso di Careggi di
Firenze per perdite ematiche come di ciclo come la settimana scorsa. Questa volta l’area di mancato accollamento al polo superiore della camera è inferiore. Una settimana fa di 3 x 0,5 cm e oggi di 21 mm. Dietro consiglio della mia ginecologa ho preso progesterone intramuscolo per 3 giorni. Poi ho iniziato gli ovuli vaginali e dopo due giorni oggi ho avuto di nuovo perdite, vorrei sapere per quale motivo sebbene il battito cardiaco è presente e l’area si sta assorbendo. Inoltre in ospedale mi hanno sconsigliato progesterone intramuscolo e invece aumentare a mattina e sera gli ovuli. Inoltre mi piacerebbe sapere di cosa si tratta precisamente e cosa poter fare al riguardo. Alcuni medici sono pro riposo assoluto altri no. E compiere altri gesti quotidiani come fare la doccia e lavare i capelli. Grazie per la risposta.
Elisa Valmori
Cara Veronica, capisco lei abbia bisogno di fare chiarezza sul suo stato date le indicazioni discordanti che ha ricevuto.
Il fatto è che, ad essere onesti, non è chiaro nemmeno a noi ginecologi la causa del mancato accollamento e, di conseguenza, anche la terapia è soprattutto su base empirica, utilizzando il progesterone (ossia l’ormone che sostiene la gravidanza) per via intramuscolare o intravaginale con l’intento di mantenere l’utero a riposo e favorire l’accollamento/il riassorbimento del distacco.
La via intramuscolare è a mio avviso più invasiva rispetto a quella intravaginale che ha invece il pregio di ottimizzare l’azione del progesterone laddove serve maggiormente.
Quanto al dosaggio, si va da un minimo di 200 mg/die in somministrazione unica serale prima di coricarsi a 200 mg per 3 volte/die a seconda dei protocolli.
Nel suo caso io propenderei per 200 mg/die e suggerirei un riposo relativo, ossia alternare divano/letto/poltrona e certamente alzarsi per i servizi e le necessità igieniche.
Non è dimostrato che il riposo assoluto migliori le probabilità di successo della gravidanza in caso di minaccia d’aborto…in teoria si potrebbe continuare a fare la vita di sempre (certo, rallentando i ritmi di sicuro piuttosto serrati ed evitando sforzi fisici e sport “intensi”) ma poi i sensi di colpa qualora la gravidanza dovesse interrompersi non ci darebbero tregua: meglio cercare di mettersi in condizione di poter dire: “Ho fatto tutto il possibile per…” non crede?
Spero di esserle stata di aiuto, mi tenga aggiornata se desidera, le raccomando di tenere alto il morale: cuor contento il Ciel lo aiuta! Sono sicura che anche il suo piccolo/a sta facendo del suo meglio per crescere…forza e coraggio!
Cordialmente.
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