Avrei bisogno di essere guidata per insegnare a mio figlio di
quasi tre anni a fare la cacca nel vasino. Ho iniziato a togliergli il
pannolino a metà marzo e adesso abbiamo raggiunto il traguardo che fa la
pipì nel vasino sempre quando lo accompagno, a volte avvisa e altre volte
gli scappa. Sulla cacca invece non avvisa mai e la fa nelle mutandine. Se mi
accorgo che sta per farla e provo a portarlo si rifiuta categoricamente di
andare in bagno, piange molto e mi dice che non deve farla più. Le maestre
dell’asilo mi hanno detto che nell’orario in cui lui fa la cacca hanno
deciso di rimettergli il pannolino così non si mortifica. Ma secondo me si
confonde e in ogni caso non impara. Cosa posso fare per aiutarlo a superare
questo momento?
Leo Venturelli
Bisogna fare dei passi più lunghi per la cacca rispetto alla pipì e in genere ci vogliono anche più pazienza mentre occorre limitare l’aspettativa.
Il motivo è quello per cui alcuni bambini pensano di perdere qualcosa di loro con la evacuazione. A tal punto che vorrebbero tenersi la cacca addosso anche quando scappa o quando è fatta.
Da qui l’idea di coinvolgere il bambino in una sorta di rituale della cacca, dal farla nel pannolone e poi vederla e portarla al water dove viene buttata con l’aiuto dello stesso bambino che partecipa alle procedure. Stessa cosa deve succedere se la cacca riesce ad essere fatta in un vasino. Sarà il piccolo a versarla nel water con buona pace della mamma. Solo se questi passaggi vengono eseguiti con la collaborazione del figlio poi si vedrà di farlo evacuare sul water, usando il riduttore sulla tazza e uno sgabellino sotto i piedi, affinché quando si siede stia comodo e non si senta in equilibrio precario.
Una cosa utile è comunque quella di favorire l’evacuazione giornaliera e possibilmente alla stessa ora dopo un pasto (dovrebbe essere più semplice spingere per via del riflesso gastro colico). Stia tranquilla che le educatrici sanno quello che fanno rimettendogli il pannolino all’ora della cacca, visto oltretutto che con questo sistema ottengono che il bambino evacui senza sforzarsi di trattenere le feci. Invece farlo piangere non è affatto una buona idea come non lo è esercitare troppa pressione affinché impari velocemente. ogni cosa arriva a suo tempo e ogni obiettivo viene raggiunto dal singolo bambino in un personalissimo”giusto momento”. Suo figlio non ha ancora tre anni, siamo ampiamente dentro tempi ragionevoli: impararà, non si preoccupi. Cari saluti.
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