In caso di amenorrea, dopo un'interruzione spontanea della gravidanza, è opportuno effettuare un dosaggio delle beta-hCG nel sangue e sottoporsi a una visita con ecografia di controllo.
Una domanda di: Chiara
Ho 30 anni e non ho ancora figli. A inizio giugno durante un’eco mi viene comunicato che non c’è battito e la gravidanza si è fermata alla 6 settimana. Il 15 giugno vengo sottoposta alla terapia farmacologica con il misoprostolo in modo da velocizzare l’espulsione. Dopo 3 ore dalla prima somministrazione inizio ad avere le prime perdite e dopo 6 ore dall’ecografia l’utero risulta vuoto. Vengo dimessa e mi viene detto che dopo 30/40 giorni avrei avuto le prime mestruazioni. Oggi sono al 40esimo però non ho ancora perdite e nessun sintomo premestruale. Può succedere che siano necessari più giorni? Non so come comportarmi e cosa fare. Grazie in anticipo per la disponibilità.
Dottor Gaetano Perrini
Gentile Chiara, dopo una procedura farmacologica per un aborto interno è generalmente suggerito un ricontrollo clinico ed ecografico a distanza di circa 30 giorni, con l’esecuzione preventiva di un test di gravidanza, meglio ancora un dosaggio ematico delle beta-hCG per verificare il buon esito della procedura. Può infatti talvolta succedere che rimangano all’interno delle cavità piccoli frammenti che producono ancora sostanze legate alla gravidanza anche se si è interrotta e tale situazione provoca una interferenza che ritarda la comparsa delle mestruazioni. Suggerisco quindi un controllo dal suo specialista di fiducia con una ecografia transvaginale, dopo aver eseguito il dosaggio delle beta nel sangue. Cordialmente.
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