Mani-piedi-bocca: fino a quando dura la contagiosità?

Dottor Fabrizio Pregliasco A cura di Fabrizio Pregliasco - Dottore specialista in Infettivologia Pubblicato il 29/05/2023 Aggiornato il 29/05/2023

Il picco massimo di contagiosità dell'infezione mani-piedi-bocca è nela fase acuta, tuttavia anche nel periodo successivo può verificarsi, sia pure in seguito a una circostanza estremamente remota.

Una domanda di: Valentina
Buongiorno, a mio figlio di quasi 3 anni è stata diagnosticata una sospetta mani piedi bocca. I sintomi sono stati gola rossa e puntini i zona glutei/inguine (tranne 2 puntini vicino a bocca e 2 su un braccio e uno su una gamba, nulla su mani e piedi e niente febbre. Avrei 2 domande. La sintomatologia cioè gola un po’ rossa e puntini come li ho descritti potrebbero essere compatibili con la patologia mani piedi bocca? La pediatra mi ha detto che il bambino sarebbe dovuto stare a casa dall’ asilo per 7 giorni perché si è contagiosi con saliva eccetera per i primi 7 giorni. Oggi dopo 9/10 giorni aveva ancora puntini e ho sentito telefonicamente la dottoressa che non ha ritenuto di rivisitare il bimbo ma ci ha tranquillizzato dicendo che i puntini possono persistere anche per 2/3 settimane ma sono come esiti cicatriziali. Il bambino infatti sta benissimo quindi io oggi per la prima volta dopo 10 giorni l’ho portato all’asilo (c’era la festa di fine anno) convinta che non fosse più contagioso nonostante avesse ancora dei puntini sul sederino. Alla festa però c’era una donna incinta e quindi una volta a casa mi è venuta la paura che mio figlio possa averla contagiata (so che la mani piedi bocca è pericolosa in gravidanza). Pertanto vorrei chiedervi se è vero che dopo una settimana dalla comparsa dell esantema non si è più contagiosi anche senza remissione completa dell’esantema. Grazie.
Fabrizio Pregliasco
Fabrizio Pregliasco

Gentile signora, la mani-piedi-bocca si diagnostica con l’osservazione dei sintomi, quindi non posso certo essere io a distanza e senza aver visto il bambino a dirle se è corretta la diagnosi della sua pediatra. Per quanto riguarda la contagiosità, è quasi sempre limitata ai giorni della fase acuta. È vero però che il virus può continuare a essere espulso attraverso le feci di chi l’ha contratto anche più a lungo e quindi il contatto accidentale con le stesse (contatto oro-fecale) potrebbe essere veicolo di trasmissione. Dubito che la signora incinta presente alla festa abbia avuto un contatto così stretto con suo figlio o, più di preciso, con le sue feci da aver corso qualche rischio. Cordialmente.

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