Ho la malattia di Meniere. Vent’anni fa sono stata operata all’orecchio destro (sezione del nervo vestibolare, effettuata a Bologna dal Prof. Laudadio ). L’8 luglio ho avuto il primo episodio di ipoacusia a quello destro. Non ho vertigini ma il 24 novembre ho avuto un altro episodio ben più grave, non è rientrato nemmeno con il cortisone, quindi, il mio otorino mi ha fatto 3 infiltrazioni di cortisone ma niente non sono stata più bene: ci sono giorni in cui sento di più, altri in cui sento poco e male. Mi sembra di stare su una barca e in un tunnel rumoroso, ho l’orecchio ovattato e la testa compressa. Sto prendendo di nuovo il cortisone, un integratore (bromelina) e dieta iposodica ma non miglioro minimamente. L’otorino mi ha detto che finché è fluttuante non si può fare nulla; sono disperata sono ripiombata nel peggiore degli incubi che, pensavo avere sconfitto. Possibile che dopo vent’anni non si sappia ancora nulla di questa malattia? Ho fatto una RMN dell’encefalo (che allego) e risultano delle vene che non funzionano bene. Vorrei, cortesemente, un suo parere su questa mia situazione un po’ diversa dai soliti sintomi della Meniere. Ho il terrore di perdere l’udito dell’unico orecchio sano, dato che il destro non funziona più. Grazie infinite per la disponibilità.
Aldo Messina
Cara signora, in realtà la terapia della malattia di Menière è uno degli argomenti ancora oggi più dibattuti (e non risolti) della otoneurologia. E se quella che noi identifichamo come malattia di Menière non fosse un’unica patologia? Il dubbio in ambito scientifico c’è. Va subito detto che lei è seguita da specialisti leader nel settore, di fama che supera i confini nazionali. Devo evidenziare che, pur descrivendo nel dettaglio il corteo di emozioni che accompagna la sintomatologia, non fornisce una altrettanto esauriente descrizione dei sintomi. Vertigine? Cosa intende per vertigine? Lateropulsione? Sensazione di caduta? Modalità d’insorgenza (mprovvisa o graduale)? Durata? Molto interessante l’accenno alla sussistenza di una patologia venosa che lascerebbe supporre (se confermata) la presenza di un circolo portale endolinfatico con meccanismo Friis. Quest’ultimo può riconoscere sia una causa da compressione muscolare sulla vena sia un’origine diretta valvolare e in quest’ultimo caso un’angioplastica potrebbe aiutarla. Tutte considerazioni che certamente sono state fatte dal Centro di eccellenza da lei consultato. Mi tenga aggiornato, se lo desidera.
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