Ho allattato il mio bambino, che ora ha 2 anni, fino a 13 mesi. L’ho a suo tempo svezzato secondo il metodo dell’autosvezzamento, permettendogli di sperimentare i cibi secondo le sue preferenze. Non ha mai apprezzato un latte diverso dal mio, né fresco o uht né di formula. Con la fine dell’allattamento ha sempre bevuto soltanto the, oltre all’acqua (beve molto, non solo ora che siamo in estate). E qui forse ho sbagliato a proporlo (il the) in quanto è zuccherato (alle volte utilizzo il the deteinato in bottiglia, che diluisco con acqua, oppure lo preparo con le bustine). Lo zucchero è “vietato” in assoluto oppure è una questione di quantità? Ringrazio in anticipo per l’attenzione.
Leo Venturelli
Gentile signora, lo zucchero, meglio, gli zuccheri, chiamati anche carboidrati sono importanti nell’alimentazione ma ovviamente dovrebbero essere non raffinati o a catena lunga, come sono nel pane, nella pasta, nelle patate, ecc., oppure come fruttosio nella frutta (ma senza esagerare). Gli zuccheri raffinati, cioè il saccarosio o il glucosio li troviamo invece nelle bevande come il the che lei ha dato al suo bambino e nel classico zucchero che si usa in casa come dolcificante. Il problema di non esagerare con zuccheri raffinati è che fanno salire la glicemia in modo acuto ma per poco tempo, quindi non sono in linea con i principi di una sana alimentazione, che in quanto tale impone il consumo di zuccheri a lento assorbimento, per non creare appunto picchi glicemici che poi necessitano da parte dell’organismo di essere tamponati con maggiore secrezione di insulina. In più gli zuccheri dati nelle bevande come il the o anche la cola, la limonata, l’aranciata, i succhi zuccherini abituano il bambino al sapore dolce, invece che a gusti differenziati, sapidi. In conclusione: consiglio di abolire le bevande zuccherate. Se il the è diventato un elemento richiesto dal bambino, usi il deteinato in bustina da infusione in modo da evitare l’edulcorazione tipica delle bevande che ho citato. Ovviamente lo zucchero non è vietato in assoluto, ma deve essere offerto in poche occasioni, non nella routine quotidiana. Se vogliamo fare un paragone con altri cibi “contingentati”, è come parlare di pizza: buona, gustosa, ma indubbiamente non da inserire nell’alimentazione ogni giorno. Lo stesso vale per i formaggi, specialmente stagionati o molto grassi, che sono da proporre (e consumare anche in età adulta) solo occasionalmente. Cari saluti.
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