Lo strano caso degli aborti ripetuti dopo 4 figli

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 14/07/2023 Aggiornato il 14/07/2023

In caso di aborti ripetuti è più che opportuno sottoporsi ad alcune indagini volte a stabilirne la causa, anche nel caso in cui si siano avute in precedenza gravidanze andate a buon fine.

Una domanda di: Francesca
Buongiorno Dottoressa, avrei necessità di chiarirmi un momento le idee. Ho 30 anni e sono già mamma di 4 bambini, il più grande ha 13 anni e il più piccolo 4. Dopo l’ultimo figlio avevamo inizialmente deciso di non volerne più, poi il mese prima di mettere la spirale tre anni fa sono rimasta incinta. Purtroppo perdo il mio bambino a 9/10 settimane. Dopo questa perdita avrei voluto tanto un altro bambino, ma tutte le mie gravidanze si interrompono pochi giorni dopo la scoperta del test positivo, ormai non mi do più tregua, sembra un incubo. I medici che ho visto mi hanno detto che dopo 4 bambini non ha senso fare esami, che mi dovrei solo rassegnare, che forse i 5 aborti successivi dovrei prenderli come un segnale del mio corpo… Io invece vorrei tanto avere questo bambino, ma a parte sentirmi dire che è tutto a posto, che i miei esami vanno bene, che non si è capito bene quando ho avuto una tiroidite ma che adesso si è risolta, che dalle ecografie utero e ovaie sono a posto, che ho avuto l’hpv l’anno scorso con cin 2, ma che dopo il primo aborto è diventato spontaneamente cin 1, il che non dovrebbe dare controindicazioni per una gravidanza non so proprio più cosa pensare… Potrebbe sapermi aiutare lei meglio? La ringrazio.
Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve cara signora, in effetti è ben strana la sua storia dal punto di vista clinico.
Intanto complimenti perché avendo lei trent’anni e quattro figli di cui il maggiore tredicenne, ha iniziato davvero molto presto la sua carriera di mamma, sicuramente sostenuta da un grande compagno.
Il fatto che lei sia poi andata incontro a tanti aborti precoci consecutivi potrebbe avere diverse spiegazioni e mi permetto di dissentire sul fatto che non siano necessarie indagini (penso ad esempio allo screening trombofilico) dato che ha già avuto quattro figli.
Esistono infatti sia predisposizioni genetiche (quindi congenite) che acquisite alla trombofilia e sarebbe importante verificare almeno queste ultime (penso ad esempio agli anticorpi anticardiolipina, anticorpi anti-nucleo, alla ricerca del Lupus Anticoagulant…) poi andrebbe esclusa la presenza di polipi endometriali o fibromi uterini che sporgano verso la cavità uterina stessa mediante ecografia approfondita, sonoisterografia o isteroscopia office (che ha il vantaggio di consentire la biopsia endometriale per escludere anche situazioni di infiammazione cronica a carico dell’endometrio).
La tiroidite può essere imputata come concausa degli aborti precoci pregressi, così come anche l’infezione da Papillomavirus che fortunatamente ora è già in via di risoluzione.
La presenza di CIN 1 non controindica a mio avviso una gravidanza: alcune lesioni vengono infatti eliminate proprio grazie al passaggio del feto nel canale del parto. Si conferma quello che spesso accade in Natura: la gravidanza è terapeutica per la mamma, sia sul piano fisico che psichico.
Tuttavia, sarebbe a mio avviso interessante effettuare il test dell’HPV DNA in modo da capire se l’infezione da Papillomavirus sia ancora attiva o meno.
Se il test risultasse negativo, non vedo controindicazioni alla ricerca della gravidanza.
Qualora risulti invece positivo, potrebbe esserci il rischio di andare nuovamente incontro ad aborto spontaneo.
Sarebbe utile indagare mediante esami del sangue la possibilità di un deficit della fase luteinica (quella che segue l’ovulazione e precede la mestruazione successiva per intenderci) in quanto anch’essa potrebbe portare ad aborti spontanei ripetuti.
Solitamente si effettua un prelievo ematico per dosare il progesterone in 21° giornata, ammettendo di avere cicli di 28 giorni e quindi di ovulare attorno al 14° giorno iniziando a contare dal primo giorno di mestruazione.
Per essere più capace di interpretare il suo ciclo, mi permetto di segnalarle la possibilità di imparare i metodi naturali di regolazione della fertilità.
Ad oggi sono riconosciuti come validi sia il metodo dell’ovulazione Billings che il metodo sintotermico nelle due varianti Camen o Roetzer.
Si possono incontrare personalmente le insegnanti qualificate di questi metodi, per imparare le rispettive regole di utilizzo (l’insegnamento solitamente è gratuito): si tratta di alcuni incontri, con eventualmente la possibilità di effettuarli online.
Spero di averle risposto e di averla rincuorata, mi tenga informata se desidera, cordialmente.

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