Salve, vorrei un’ informazione.
Attualmente stiamo svolgendo insieme a mia figlia di 3 anni attività “flash card Glenn Doman”, immagini create da noi che riguardano qualsiasi tema e settore. Il fatto è che ora dovremmo mostrare con il metodo flash card le immagini del corpo umano, precisamente organi del corpo umano. Ora ci chiediamo se mostrare immagini di organi in 3d per far assimilare alla inconscio di nostra figlia una conoscenza superiore possa però instaurare futuri disturbi psichiatrici visto che le immagini di organi possono sempre impressionare. O forse è solo la nostra percezione che ci fa credere che vedere quelle immagini possa essere distrurbante? In allegato può trovare una delle immagini che come esempio le mostriamo. Attendiamo una Sua cortese risposta. Grazie.
Angela Raimo
Gentile papà,
leggendo la sua email la prima cosa che mi è venuta in mente è stata una semplice domanda: perché? Quale necessità c’è di sottoporre la sua bambina a un bombardamento di immagini di anatomia e quale obiettivo si vuole perseguire? I tre anni sono l’età delle fiabe, delle immagini buffe e dolci, che mostrano animali, fiori, case, bambini felici, famiglie allegre, che propongono cioè sia il quotidiano, in cui il bimbo può riconoscersi sia soggetti – per esempio, il mare, la neve, la luna, le stelle e, ancora, elefanti e giraffe e scimmie – visivamente piacevoli e capaci di incuriosire e stimolare l’immaginazione. Per quanto riguarda il corpo umano, il bambino ha un corpo, le varie parti gli vanno insegnate partendo da questo, dalle sue manine, dai suoi piedi, dal suo nasino e così via. Che importanza ha che impari ora l’anatomia? Che sappia com’è fatto un cuore veramente? E’ meglio per ora che il cuore lo conosca per come viene simbolicamente disegnato. Vede, gentile Gabriele, i papà e le mamme hanno un’antenna speciale a cui è bene diano ascolto: lei per primo non è convinto che sia opportuno proporre alla bambina schede di anatomia che troverebbero migliore collocazione a scuola, durante l’ora di scienze, ed è più che consigliabile che lei si attenga al vecchio principio del “nel dubbio astieniti”, che tutti i genitori dovrebbero fare proprio come criterio guida. Desidero aggiungere che apprezzo la sua volontà di fare il meglio per la sua piccina, quindi la prego accetti questo mio consiglio: stimoli la sua capacità intellettiva leggendo libri adatti all’età, giocando con lei, ma anche lasciandola libera di giocare da sola (per inventare, sperimentare, trarre divertimento da quanto le suggerisce la fantasia) e anche dando tanto spazio all’ascolto, nel significato più alto del termine. Ascolto significa empatia, cura e pazienza. Significa far sentire la bambina al centro dell’attenzione quando parla. Significa risponderle a tono e non metterle fretta quando cerca di esprimersi con gli strumenti che per il momento possiede. Cari saluti.
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