Gentile professor Bona,
il mio bambino di sette anni è un po’ in sovrappeso (ma è anche piuttosto alto rispetto ai suoi coetanei), ma il pediatra mi ha chiesto di misurargli al mattino la glicemia, che rileviamo con un valore compreso tra 97 e 100 (raramente 105). Mia moglie ritiene che sia da eliminare il latte, che io sono solito preparargli la sera “scurendolo” con un quadratino di cioccolato fondente (10 grammi). Posso continuare a offrirglielo, almeno un giorno sì e un giorno no oppure è meglio evitare? Lui ci tiene molto, ma mia moglie si è fissata che è meglio di no. Vorrei un suo parere.
Gianni Bona
Gentile papà, può dare tranquillamente al suo bambino una tazza di latte (250 ml), anche tutti i giorni, e va bene anche scioglierci dentro una piccola quantità di cioccolato fondente. E’ preferibile scegliere latte scremato, che pur avendo meno grassi del latte intero assicura un buon apporto di calcio, sostanza utilissima per i bambini in quanto favorisce la crescita e il benessere delle ossa. Per quanto riguarda lo zucchero (lattosio) non c’è da preoccuparsi particolarmente, viste e modeste quantità in cui lo propone a suo figlio. Da eliminare sono invece le altre fonti di zucchero semplice: in primo luogo i succhi di frutta zuccherati, che ne sono ricchissimi, ma anche i biscotti, le merendine e, più in generale, tutti gli alimenti sulla cui etichetta è indicato un contenuto di zuccheri semplici elevato in proporzione alla totalità dei carboidrati. Sì, invece, agli zuccheri complessi (pane, pasta, riso), senza comunque eccedere, preferendo i tipi integrali che, grazie al grande contenuto di fibre che ne limitano l’assorbimento a livello intestinale, hanno un minore impatto sull’innalzamento della glicemia. Naturalmente è importantissimo che il bambino faccia movimento, non solo praticando un’attività sportiva, ma anche grazie alla possibilità di camminare, correre, saltare nel gioco libero. Con cordialità.
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