Sono il nonno di un bambino di sette anni a cui avevano diagnosticato a pochi mesi un’intolleranza al latte artificiale vaccino. Così gli è sempre stato dato il latte di soia e lui si è adattato di buon grado essendo un mangione. Dopodiché, intorno ai 4 anni, avendo letto vari articoli in cui veniva messa in discussione l’eventualità di un’intolleranza al latte nei primi mesi di vita mi sono preso la responsabilità di dargli piccole quantità di latte fresco nei giorni in cui mangiava a casa mia. In effetti non c’è stata alcuna reazione avversa, quindi ora il bambino consuma latte
normalmente. Il bambino tuttavia è in sovrappeso e io mi chiedo se questa sua tendenza a ingrassare, in una famiglia (la nostra) in cui siamo tutti magri e in cui mangiamo prevalentemente sano non sia stata in qualche modo influenzata dal latte di soia. Vorrei inoltre capire se, più in generale, ci sono effetti indesiderati legati al latte di soia somministrato ai bambini piccoli (cioè anche prima dell’anno). Le sarei grato se potesse rispondermi.
Gianni Bona
Gentile nonno,
per prima cosa voglio dirle che ha fatto molto bene a offrire al suo nipotino, dopo i 4 anni di età, il latte vaccino. E’ noto infatti che un’intolleranza al latte vaccino (vera o presunta che sia) che viene
ipotizzata nel primo anno di vita è comunque destinata a risolversi intorno ai due-tre anni di età e il caso di questo bambino ne costituisce un’ulteriore prova (ha bevuto il latte e non ha avuto disturbi). Per quanto riguarda il latte di soia, non è particolarmente indicato per i bambini in quanto troppo proteico (anche se le proteine sono di origine vegetale)
rispetto ad alcuni latti artificiali di crescita: per quanto concerne la somministrazione di proteine, le attuali linee guida suggeriscono di non eccedere perché
diversamente il bambino è esposto a un rischio maggiore di sovrappeso. Credo tuttavia che il suo nipotino abbia qualche chiletto in più non tanto perché gli è stato proposto il latte di soia quanto piuttosto perché mangia troppo rispetto al suo reale fabbisogno. Sono certo che abolendo gli zuccheri semplici (merendine, caramelle, torte, biscotti) e limitando ragionevolmente
pane, pasta, riso (preferendo quelli integrali) il peso di questo bambino verrà contenuto. Mi sento di aggiungere, in relazione al consumo abituale di latte di soia che da alcuni studi è emerso che potrebbe influenzare in modo negativo l’attività della tiroide, rallentandola. E’ questa probabilmente la ragione per la quale non è molto ben visto in ambito pediatrico. Tuttavia
non si tratta di una conseguenza immediata e automatica, cioè non pensi che sia valida l’equazione latte di soia = ipotiroidismo, quindi la prego di non preoccuparsi per questo, visto che il bambino, da quello che mi riferisce, non manifesta alcun disturbo che possa essere collegato direttamente a un’alterazione della funzionalità della tiroide. Con cordialità.
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