Buongiorno, mio figlio di 40 giorni, da pochi giorni dopo la nascita ha iniziato a fare un rumore tipo stridore in fase inspiratoria. Soprattutto quando mangia ma anche in altri momenti della giornata. Se dorme invece il respiro è silenzioso, ma se è sveglio e anche solo un minimo agitato (ma nemmeno più di tanto) fa spesso questo rumore in inspirazione. Poiché ero preoccupata sono andata da un otorino che gli ha fatto la fibroscopia e ha detto che ha la lingua un pochino grossa (ma nella norma) e l’epiglottide a omega. Ha escluso laringomalacia. Questa epiglottide un po’ più lunga della norma è la causa secondo l’otorino dello stridore e mi ha detto di stare tranquilla perché si risolve entro 2/3 mesi. Ora, tornata dalla visita, ho pensato ad alcune cose che non mi tornano: se il problema fosse davvero l’epiglottide lunga, lo stridore dovrebbe sentirsi solo durante la deglutizione, quando cioè l’epiglottide si ribalta per proteggere le vie aeree, mentre mio figlio questo stridore ce l’ ha anche quando non deglutisce…anche se ammetto che qualcosa potrebbe sfuggirmi perché so che l’anatomia del neonato è differente da quella adulta e che la laringe fino ai 6 mesi è in posizione più alta… inoltre so che il neonato può respirare e deglutire contemporaneamente quindi nel caso del neonato, l’epiglottide durante la deglutizione cosa fa? Di certo non può andare a ribaltarsi sul piano glottico come per gli adulti altrimenti il neonato non sarebbe in grado di respirare mentre deglutisce…. ma allora non capisco come può il cibo passare dalla bocca all’esofago senza rischiare di andare nella trachea se non c’è la protezione dell’epiglottide! L’epiglottide a omega potrebbe davvero essere la causa di questo stridore inspiratorio? Anche se questo stridore lo sento anche quando il bimbo non deglutisce? L’unico momento in cui il respiro è silenzioso è durante il sonno (ma anche durante il sonno si deve deglutire a volte, se fosse un problema di epiglottide dovrebbe fare questo rumore ogni tanto anche mentre dorme no?. Ho sinceramente molti dubbi sulla diagnosi effettuata ma probabilmente è che qualcosa mi sfugge. Potete aiutarmi? Grazie.
Ps: l’orl ha anche detto che mio figlio ha le aritenoidi un po’ edematose e questo è sintomo di reflusso… mio figlio cresce molto bene e non ha rigurgiti o vomiti dopo il pasto se non raramente, quindi anche su questo sono un po’ dubbiosa. Comunque nel caso avesse il reflusso anche questo potrebbe causare stridore inspiratorio? Grazie.
Aldo Messina
Con il termine “epiglottide ad omega” si descrive la forma che assume questa struttura cartilaginea allorquando risulti “tirata” dalla minore lunghezza dei legamenti che la collegano alle aritenoidi.
Lo stridore laringeo né è il sintomo più evidente. Le particolari condizioni della laringe neonatale fanno sì che, durante la notte, la sintomatologia possa scatenarsi anche a causa delle variazioni di posizione, con conseguente retroproiezione della lingua e collasso delle parti molli.
In presenza di stridore infantile è assolutamente necessario eseguire una laringoscopia che, nel caso in oggetto, è stata effettuata ed ha escluso altre condizioni patologiche.
Come le ha detto l’otorino di sua fiducia, non essendo stato rilevato all’esame obiettivo alcuna altra condizione e non essendo presente il sintomo dispnea, il quadro si risolverà spontaneamente nei primi anni di vita. Questo avviene in oltre il 90% dei casi. A questo punto è bene precisare che è possibile, nella normale evoluzione del quadro, che si osservi nel primo anno di vita il rinforzarsi del suono. Questo è dovuto al fatto che, a questa età, il bambino assume movimenti più vigorosi e richiede un maggiore flusso di aria. Indaghi con insistenza sulla familiarità e probabilmente evidenzierà che casi analoghi si sono già presentati nel vostro gruppo familiare e si sono risolti positivamente e spontaneamente.
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.