Avrei bisogno di una delucidazione, vengo da un raschiamento a maggio per aborto interno, dove alla prima eco di 5+6 si era riscontrato un grande “distacco amnio-coriale”. Sono stata a riposo, impiegando ovuli di progeffik solo la sera, ma non si è risolto. Alla seconda eco il gine mi ha poi fatto il foglio per la preospedalizzazione (preciso che per il distacco non ho mai avuto né perdite e né dolori, per questo in seguito ho iniziato a pensare che magari si trattasse di un mancato accollamento). A settembre ho fatto delle anlisi e ho scoperto di avere la mutazione mthfr a1298c omozigote, omocisteina nella norma, ho fatto anche analisi piu specifiche date dall’ematologa e risultate tutte negative. Ora sono nuovamente incinta e il ginecologo da subito mi ha prescritto progeffik mattina e sera. Ho fatto lunedi una prima eco ero a 4+6 e si sono visti la camera di 6 mm e un “mancato accollamento”, definito così dal gine che comunque non mi ha dato riposo perchè dice che essendo all’inizio la camera si sta attaccando in questo periodo e mi ha dato appuntamento tra 3 settimane. Vorrei sapere: non è che questo piccolo mancato accollamento di adesso si trasformerà tra qualche giorno in un qualcosa di piu grande visto il precedente? Solo il pensiero di un’altra operazione mi distrugge. Grazie mille.
Elsa Viora
Gentile Gaia, purtroppo non tutte le gravidanze giungono a termine: una parte (in media 1 su 4) si ferma e l’aborto si verifica nei primi tre mesi. Le cause sono molteplici, ma per la maggioranza non si riesce ad identificarne una specifica. E’ una sorta di “selezione naturale”. Lo so che è un termine brutto, ma sta a significare che non possiamo farci nulla perché evidentemente quell’embrione ha “qualcosa che non va” e quindi lo sviluppo si arresta, la natura stessa non lo fa procedere. Non abbiamo una terapia da proporre perché la causa dell’aborto è intrinseca nell’embrione, purtroppo non possiamo farci nulla. In altri casi, la minoranza, la causa dell’aborto è una condizione materna su cui possiamo incidere con terapie adeguate. Nel suo caso, da quanto mi scrive, non sono stati identificati fattori di rischio specifici e quindi non vi è un rischio maggiore rispetto alla popolazione generale. Per quanto riguarda il “distacco amnio-coriale” non va confuso con l’aspetto normale che si osserva in ecografia a 5-8 settimane. In pratica la camera ovulare è una sfera all’interno della cavità uterina che possiamo immaginare come un cono rovesciato: e’ evidente che c’è dello spazio libero della cavità uterina non occupato dalla camera ovulare. Nessuno può dire ora se la sua gravidanza andrà avanti (come le auguro di cuore), non c’è altro da fare che aspettare cercando di stare il più serena possibile. Un abbraccio.
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