Integratori per dimagrire in allattamento: si possono assumere?

Dottoressa Chiara Boscaro A cura di Chiara Boscaro - Dottoressa specialista in Nutrizione Pubblicato il 13/10/2024 Aggiornato il 13/10/2024

Durante l'allattamento, anche quando il bambino è già grandicello e quindi assume solo poche poppate al giorno, per perdere peso è opportuno aumentare l'attività fisica e seguire un'alimentazione adeguata all'obiettivo che si desidera raggiungere.

Una domanda di: Lucia
Allatto la mia bambina da 19 mesi…ma si sa che ora l’allattamento è a momenti della giornata…sia per addormentarsi che per qualche
capriccio…vorrei assumere degli integratori dimagranti è possibile? Avendo al loro interno comunque ingredienti naturali che sia verdura frutta o
radici di piante ecc…e comunque caffeina…la caffeina l’ assumo comunque in giornata quindi non dovrebbe essere un problema…ma gli
integratori potrei assumerli? Grazie per la risposta.
Chiara Boscaro
Chiara Boscaro

Gentile Signora,
durante l’allattamento è consigliabile seguire una dieta equilibrata, che, dato l’aumentato fabbisogno di calcio, ferro e vitamina D, comprenda ogni giorno una buona quota di latticini – latte, yogurt, kefir-, una fonte proteica ad ogni pasto (carne, pesce, uova, legumi, occasionalmente affettati e formaggi), una fonte di carboidrati complessi (cereali integrali, pane integrale) oltre alle fibre di frutta e verdura, infine grassi buoni che permettano l’assorbimento delle vitamine liposolubili (A, D, E, K) , come l’olio extravergine d’oliva. La caffeina è sconsigliata in gravidanza, in quanto passa nel latte materno e può dare agitazione al bambino.
Lo stesso vale per gli integratori cosiddetti “dimagranti”, anche se definiti “naturali”: qualsiasi sostanza passa nel latte materno ed è sempre bene evitare il fai da te. Oltre al fatto che qualsiasi composto anche in forma di integratore contiene comunque dei principi attivi ricavati da piante ed erbe.
Il consiglio migliore che le posso dare è evitare di ricorrere ad integratori senza una reale necessità individuata dal medico per via di una documentata carenza, ma di incrementare l’attività fisica (5.000 passi al giorno sono sufficienti), introdurre un’attività più specifica almeno 2 volte a settimana (pilates, yoga), sempre ovviamente seguendo un’alimentazione ragionevolmente calorica. Eliminare gli zuccheri semplici (torte, gelati, pasticcini, merendine) è comunque già un buon primo passo. Cordialmente.

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