Vorrei avere informazioni sulla varicella.
Leo Venturelli
La varicella, più frequente tra fine inverno e inizio primavera, è facile da diagnosticare per i pediatri perché dà sintomi molto caratteristici. E’ causata dall’herpes zoster, virus responsabile nell’età adulta del “fuoco di sant’Antonio”. Inizia con una sensazione di malessere generale che si prolunga per un paio di giorni, a volte associato a febbricola (massimo 38 gradi).
Successivamente, compaiono sul cuoio capelluto e sul viso alcune macchioline rosse e in rilievo, che si trasformano velocemente in vescichette colme di siero al centro. Nel giro di massimo quattro giorni le vescichette si diffondono in tutto il corpo, causando fastidio e, soprattutto, un prurito intenso.
Con il passare dei giorni sulle vesciche compare una crosticina, dopodiché l’eruzione scompare spontaneamente senza lasciare alcuna traccia. Compare tra i 10 e i 21 giorni dal momento del contagio e ha una durata media di 7-10 giorni. Se colpisce un bambino non richiede cure particolari.
L’unica norma da osservare riguarda l’igiene del corpo, importante per evitare il rischio che sulle vescicole si sviluppi un’infezione. Il bambino va lavato sotto il getto della doccia, le sue unghie devono essere tagliate corte e spazzolate di frequente, per impedire che grattandosi si provochi lesioni sulla pelle.
Per alleviare il prurito può essere somministrato un preparato a antistaminico, che deve essere prescritto dal pediatra. Le complicazioni della varicella sono frequenti nell’età adulta (20% dei casi) e piuttosto rare nell’infanzia (0,2% dei casi). Tra queste, la superinfezione della cute, che è un’infezione della pelle grave ed estesa e la polmonite. Se contratta in età adulta, oltre a dare luogo a complicazioni più di frequente, si manifesta con sintomi molto più marcati rispetto a quelli che compaiono nei bambini.
In gravidanza, la varicella può produrre severi danni al bambino, soprattutto se viene contratta nella settimana che precede il parto. La vaccinazione anti-varicella è ora obbligatoria, ma l’obbligatorietà vale solo per i nati dal 2017. La prima dose si somministra a 15 mesi di vita (anche in concomitanza con il vaccino contro morbillo, parotite, rosolia). Il richiamo va effettuato tra i 5 e i 6 anni di vita.
Il vaccino può essere consigliabile per le donne in età fertile che non hanno mai contratto la varicella, per metterle al riparo dal rischio di ammalarsi durante una gravidanza. Dopo la vaccinazione è necessario attendere almeno tre mesi prima di concepire un bambino. Con cordialità.
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Fonti / Bibliografia
- Herpes zoster: cos'è? come evitarlo e trattarlo - ISSaluteL'Herpes Zoster o fuoco di Sant’Antonio, è causato dallo stesso virus della varicella e colpisce uno o più nervi. Il virus, infatti, dopo essere rimasto inattivo nel tessuto nervoso può risvegliarsi, anche a distanza di molti anni e causare la malattia