Ho 29 anni e sono a 26 settimane della mia
prima gravidanza.
Da tamponi vaginali e cervicali sono risultata positiva a Ureaplasma parvum,
fatto primo ciclo di antibiotici con augmentin e dafnegin ovuli vaginali per
6 giorni.
Ripetuti i tamponi il batterio è ancora presente, mi hanno prescritto meclon
ovuli vaginali x 6 sere e assunzione di fermenti lattici (lo facevo già
precedentemente) ora mi hanno prescritto inatal.
Tamponi da ripetere a fine cura.
Ho avuto una prom (rottura prematura delle membrane n.d.r.) per amniocentesi a 20 settimane e dopo 10 giorni di
ricovero eccomi qui, fuori pericolo fortunatamente ma in preoccupazione per
questi batteri.
La cura è adatta alla mia situazione?
Se dovesse risultare ancora presente il batterio come posso conviverci?
Ho veramente paura per parto prematuro e tutto ciò che ne consegue… Sono
preoccupata.
Ringrazio per il consulto e attendo gentile risposta!
Elisa Valmori
Salve signora, la sua gravidanza è stata un po’ complicata finora…le auguro di poter proseguire per il meglio nelle prossime settimane!
Intanto credo che l’assunzione di I-Natal possa contribuire a prevenire ulteriori infezioni a livello cervico-vaginale e quindi le confermo che è un buon investimento da proseguire (1 bustina/die) se possibile fino al termine della sua gravidanza.
Quanto al trattamento dell’Ureaplasma parvum, in teoria il farmaco di scelta sarebbe l’Azitromicina ma, dal momento che le sono stati prescritti farmaci diversi mi sorge il dubbio che l’antibiogramma effettuato contestualmente al tampone cervicale avesse mostrato una resistenza a questo tipo di antibiotico, dico bene? Altrimenti, il trattamento con Azitromicina in teoria prevederebbe un dosaggio di 500 milligrammi in mono-somministrazione per 3 giorni consecutivi, ma è opportuno che sia il suo Curante a indicarle i dosaggi del trattamento.
Essendo lei alla sua prima gravidanza, può permettersi il “lusso” di stare a riposo il più possibile, almeno fintantoché i tamponi non ritornano nuovamente negativi. Nel frattempo la invito a cercare tutto ciò che le regala benessere: buon cibo, buona musica e anche, perché no, buone letture…soprattutto in dolce attesa vale questa “regola”: il bimbo sta bene se sta bene la sua mamma!
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