Vengo da due gravidanze interrotte, la prima per utero che si è dilatato alla 16+1 settimana senza dolori, è stato fatto un cerchiaggio di emergenza ma era
troppo tardi. A 17+4 finisce con rottura delle acque e mi fanno i controlli per l’utero che è tornato a posto e ci indicano che possiamo riprovarci subito e dopo 5 mesi ho la seconda gravidanza ed ho eseguito il cerchiaggio in anticipato alla 13^ settimana ma alla 16^ settimana mi si sono venute le contrazioni fitte e vado a farmi vedere subito e mi indicando che ho un ampio funneling sopra, ma utero sotto chiuso e cerchiaggio non teso con cervice di 2 cm e perdite scure. Mi hanno dato solo un integratore Dav 2 al giorno per rilassare utero e aumento 2 progesterone e 2 al giorno e spasmax 1 al giorno.
Cardioaspirina ma nessun ricovero ma le perdite sempre color caffè, le fitte mi sono passate dopo tre giorni e mezzo di agonia a letto e in
seguito faccio visita a 16 settimane +4 e mi indicano che è tutto regolare. Non vedono più il funneling e utero allungato di 2,5 cm ma sempre perdite color caffè fanno
tampone e risulto negativa a batteri e virus. Il giorno dopo vomito 3 volte e mi informo se fosse normale mi indicano di sì e il giorno dopo le perdite diventano da marroni a rosa vado e mi ricoverano 16+6 mi mettono flebo medicinale in vena contro le contrazioni che non avevo al momento. Il battito fetale c’è, ma il giorno dopo il battito spento del feto e nella notte stessa partono le doglie e il travaglio e parto naturale per fortuna è passata nel cerchiaggio che aveva punti staccati. Mi sono chiesta perché non mi abbiano ricoverato subito quando avevo le fitte 7 giorni prima e mi hanno
dato un integratore rilassante e non un medicinale in vena che agisce subito almeno entro le 48 ore? Si potevano prevenire o bloccare le contrazioni prima invece di mandarmi a casa per due tre e mezzo con le fitte ? Devo arrendermi al problema? Che visite devo fare per approfondire il mio problema che non mi hanno fatto tra una gravidanza e l’altra? Grazie della risposta.
Elisa Valmori
Salve signora,
ho letto e riletto la sua storia e mi si stringe il cuore per quello che lei ha trascorso.
Immagino il suo desiderio sia quello di poter riuscire a diventare mamma in un’ulteriore gravidanza anche se questo comporterà certamente sottoporsi a cerchiaggio cervicale e assentarsi dal lavoro restando in maternità anticipata per gravidanza a rischio.
Io non so dirle come mai non sia stata ricoverata quando si è recata in pronto soccorso con quelle fitte.
Immagino che dalla visita non ci fosse motivo di allarme, a parte il riscontro di quel funneling all’ecografia.
Lei però parla di utero 2 cm e immagino intenda la cervicometria ossia la misura del collo dell’utero. Forse interpreto male e si tratta di una misura parziale vista la presenza del cerchiaggio sul collo uterino. Altrimenti, se 2 centimetri era la lunghezza TOTALE del collo uterino, certamente sarebbe stato indicato il ricovero in ospedale, magari con la stessa terapia (DAV, progesterone, spasmex e cardioaspirina) ma almeno supervisionata in ambito medico per ulteriori approfondimenti (tampone vaginale/cervicale/urinocoltura solo per fare degli esempi). Chissà se nel mentre lei si era sottoposta ad indagini di diagnosi prenatale invasiva (amniocentesi o villocentesi)…immagino di no visto che non me le ha citate. Lei mi chiede quali accertamenti siano indicati nel suo caso.
Io direi che solo una visita accurata in patologia della gravidanza può darle questo tipo di risposta.
Naturalmente sarebbe importante portare la documentazione completa delle due gravidanze pregresse, per fare il punto della sua storia ostetrica così sfavorevole. Occorrerebbe una visita completa di anamnesi dettagliata e immagino che convenga prenotarla privatamente per poter avere tutta l’attenzione e il tempo necessari.
Di solito è possibile chiedere di essere visitati in libera professione anche da parte di medici ospedalieri (la cosiddetta attività intra-moenia).
Non sapendo da dove mi stia scrivendo, non sono in grado di darle indicazioni ulteriori sul professionista a cui rivolgersi nel suo caso specifico.
Se non trova consigli tramite il passa-parola (arte in cui noi donne siamo solitamente esperte), può chiedere di essere vista dal Primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di III livello più vicino a lei. (Sarebbe un centro dotato di terapia intensiva neonatale, quindi dedicato ai casi più critici)
Spero di averle risposto e mi auguro di poterla risentire con buone nuove, cordialmente.
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