Salve dottoressa, le scrivo in quanto ho un dubbio. Mi sono già confrontata con altre ginecologhe ma non riesco a stare serena. Nonostante le loro rassicurazioni. Perché essendo io ignorante in materia, non riesco ad ottenere quella certezza che cerco. Sono incinta, oggi alla 22ª + 0 settimana. UM 10-12/01/2022. Ora, il mio dubbio è questo: il rapporto fecondante è stato obbligatoriamente tra il 20-25 gennaio come dicono le altre ginecologhe oppure quelle del 10, possono essere state perdite da impianto dovute ad un rapporto dell’1/01? Qual è il range di tolleranza per poter datare una gravidanza? Se il rapporto fecondante fosse stato quello del 1/01, le misure sarebbero state molto diverse? Molto più grandi? Ma il concepimento non avviene il giorno stesso, può avvenire anche nei giorni successivi, per questo motivo non riesco a stare tranquilla. Vorrei precisare anche che, il rapporto dell’1/01 non era protetto, ma non è stato completo (non è avvenuta eiaculazione), mentre nei rapporti dopo il 10/01, oltre a non essere protetti, sono stati completi. Mi sento molto stupida, ma ho bisogno di questa certezza. Per finire, all’ecografia della 12ª settimana la ginecologa rilevava che il feto aveva 3 giorni in più, ma non mi ha ridatata in quanto dice che per la ridatazione c’è un margine di tolleranza di 7 giorni. Io ho provato a leggere ed informarmi, ma non riesco a rasserenarmi perché mi sorgono altri mille dubbi, non comprendendo completamente tutto ciò che leggo. La ringrazio e buona giornata.
Elisa Valmori
Salve cara signora, direi che dal punto di vista medico non ci sono dubbi su quale sia stato il rapporto fecondante: deve essere avvenuto necessariamente dal 10 gennaio in avanti (noi sappiamo datare ecograficamente il concepimento che nel suo caso è avvenuto intorno al 24 gennaio, ma sappiamo anche che un rapporto non protetto in fase fertile può dare luogo ad un concepimento fino a 7 giorni dopo, quindi potrebbe benissimo darsi che il rapporto “vincente” sia avvenuto ad esempio il 17 gennaio e l’ovulazione/concepimento in data 24 gennaio). Infatti, immaginando che le perdite ematiche del 10 gennaio fossero da impianto e non ciclo mestruale, lei sarebbe stata di 12 settimane tra il 14 e il 20 marzo, non invece dal 5 al 12 aprile come presumo nel suo caso (non mi ha allegato il referto dell’ecografia in cui risultava di 3 giorni avanti ma capisce bene che un conto sono 3 giorni, mentre nel suo caso parliamo di una discrepanza molto più ampia). Lo possiamo dire con ragionevole certezza in quanto sappiamo che, fino alla 12° settimana di gestazione, l’incremento in statura dell’embrione è predeterminato, mentre nelle settimane successive possono intervenire fattori genetici e ambientali a “confondere la acque”. Quindi confermo il parere che le hanno già espresso le mie colleghe, sperando di essere stata abbastanza convincente, in caso contrario rimango a disposizione se desidera, cordialmente.
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