Salve dottoressa, volevo un suo parere sono alla quarta gravidanza e ho già tre maschietti: ho deciso di fare ottotest, il risultato è arrivato ed è emerso che aspetto un altro maschio. Volevo un suo parere su questo test e anche sapere se il Progeffik che assumo potrebbe influire o falsare il test. So che può avere un 1 per cento di errore … Lei che ne pensa.
Faustina Lalatta
Gentile signora, come lei certamente sa, il sesso genetico si determina nell’istante del concepimento. Esattamente quando lo spermatozoo, penetrando nell’ovocita, fonde il contributo genetico paterno con quello materno contenuto nel nucleo. Il padre, con il suo contributo determina il sesso cromosomico fetale (46 XY). Il cromosoma Y, grazie ai geni che porta e con il contributo di numerosi altri fattori genetici e ambientali, è in grado di mascolinizzare, favorendo la formazione dei genitali maschili. Da diversi anni l’identificazione delle sequenze molecolari del cromosoma Y vengono interpretate come “prova” di un feto maschio. La loro assenza come “prova” di un feto femmina. Mentre per la diagnosi genetica tradizionale (cariotipo) o per lo screening mediante analisi del DNA fetale circolante a partire dalla 10^ settimana compiuta, si conoscono con precisione i falsi positivi ed i falsi negativi, per il cosiddetto Ottotest, eseguito in genere al di sotto della 9^ settimana, le percentuali non sono definite, nonostante quello che viene assicurato sui fogli di presentazione del test. Pertanto il valore dell’1 per cento di imprecisione descritto nelle note informative si deve prendere come orientativo (non si sa bene a che livello) e non assoluto. Visto che lei desidera una bambina spero che la percentuale di errore sia abbastanza elevata da regalarle una bella sorpresa. Mi è capitato di vedere smentite piuttosto clamorose, in effetti. Escludo che il Progeffik possa avere o abbia avuto una qualsiasi anche minima influenza sul test. Desidero concludere raccontandole un’esperienza che secondo me è molto divertente: anni fa ho conosciuto una chiromante che proponeva alle mamme in attesa di rivelare loro il sesso del bambino prima della nascita. Si comportava così : annotava su un quadernino il sesso che lei riteneva fosse corretto (ovviamente tirava a indovinare!) e lo comunicava alla mamma. Chiedeva 50 mila lire come compenso provvisorio (una sorta di pegno) e dava appuntamento alle mamme dopo la nascita. Nel caso di concordanza tra il sesso predetto e il sesso effettivo si teneva il denaro, ma in caso di discordanza restituiva i soldi. Alla fine dell’anno, per il solo fattore delle probabilità naturali, riusciva a ottenere un certo guadagno, senza danneggiare nessuno, ma anzi accontentando le coppie (più o meno la metà) che avevano ricevuto una previsione azzecata. Secondo me, questa chiromante si comportava meglio delle ditte che promettono affidabilità elevatissima (99 per cento) e che, di fronte a una discrepanza, di certo non restituiscono i soldi…. Continui a sperare in una bella bambina, senza però rifiutare l’idea di un bel maschietto. Cari saluti.
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