Vengo da un percorso PMA, ho fatto il transfer con blastocisti congelata il 15/11/24. Il 28/11 prime beta positive a 1700 e le seconde 2/12 sono esplose a 13000.
Il 12/12 alla 6^ settimana ho fatto il primo controllo ecografico e tutto era perfetto embrione con pulsazione sacco vitellino ben sviluppato. Il mio stato di salute era perfetto.
Il 27/12, al secondo controllo in 8^ settimana, non hanno visto il battito e mi hanno detto che si tratta di aborto spontaneo. Mi hanno fatto smettere di prendere progesterone, progynova e cardioaspirina.
Il fatto è che non ho avuto alcun sintomo, niente crampi niente perdite, mi sento sempre incinta, ho il seno pieno e un po’ indolenzito ogni tanto un po’
di nausea, ma fisicamente mi sento bene come prima della notizia. Può essere stato un errore di valutazione? Una diagnosi troppo affrettata? Grazie infinite per l’attenzione.
Augusto Enrico Semprini
Cara Anastasia,
le gravidanze da transfer embrionario hanno, come è facile comprendere, una datazione molto precisa. E a 8 settimane la possibilità di errore diagnostico, ovvero di non vedere attività cardiaca fetale, è infinitesima. Noi per protocollo chiediamo che siano due operatori ecografici a confermare l’assenza di battito per rendere quasi impossibile l’errore diagnostico. Temo quindi che la diagnosi dei miei colleghi sia veritiera ed è normale che in questa fase la placenta lavori ancora e quindi mantenga i sintomi di gravidanza. A questo punto, deve decidere con i curanti se recuperare il tessuto abortivo per un’analisi citogenetica o attendere l’espulsione spontanea.
Se ha letto le mie risposte precedenti ad altre pazienti con aborto spontaneo sa che la mia opinione è quella dell’utilità del test citogenetico perché da informazioni importanti sul futuro riproduttivo della coppia. Resto a sua disposizione e la saluto con molta cordialità.
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