Gentile dottoressa, ho provveduto, spinta anche della sua risposta, a fare ecoaddome completo. Nel fare la visita la dottoressa ha, ovviamente, controllato anche l’utero e nel vederlo vuoto dopo 14 settimane dal rapporto a rischio mi sono abbastanza rasserenata (ogni tanto ho ancora pensieri irrazionali, del tipo “e se non si fosse visto niente per un qualunque motivo?”, ma sono pensieri che risultano molto più gestibili). Come da lei sospettato c’è un altro problema, del “fango” alla colecisti (è stato chiamato così dal mio medico di base) e le analisi del sangue hanno trovato trigliceridi e colesterolo molto più bassi della norma. Insomma, adesso sono riuscita a dare una forma ai sintomi che ho avuto finora e una strada diversa da seguire per curarmi nel migliore dei modi. Quest’episodio di panico così prolungato mi ha portata a capire che è necessario, per me, cercare di parlarne con uno psicologo che sia in grado di accompagnarmi in un percorso, per cercare di dare un senso alle cose che provo. La ringrazio, perché tra tutte le persone a cui ho scritto, lei è stata l’unica che mi abbia fatta sentire accolta e ascoltata. La saluto e le faccio gli auguri per questo periodo di festa. ♡
Angela Raimo
Gentile Chiara, voglio prima di tutto dirle, e mi perdoni per la digressione, che mi colpisce il suo modo di scrivere, perché molto accurato: niente refusi, niente errori di ortografia, uno stile, mi passi il termine, “pulito” da cui si deduce che lei è una persona gentile e attenta nei confronti degli altri e questo suscita un’istintiva simpatia nei suoi confronti. Anche questo modo di porsi, mi creda, è di grande importanza perché esprime rispetto non solo per chi legge (e questo, mi creda, fa piacere) ma anche e prima di tutto per se stessi. È un po’ come la differenza tra uscire con un vestito tutto sporco e un vestito fresco di bucato: lei quando scrive indossa il secondo. Sono contenta che lei abbia effettuato le indagini per giungere a una diagnosi: ora si affidi al medico che di certo saprà indicarle il da farsi per controllare il fango biliare (sì, ha detto bene, si chiama proprio così). In generale, le raccomando di seguire un’alimentazione il più possibile sana e sono certa che lei sappia bene cosa intendo dire. Non dimentichi mai che corpo e mente sono unità inscindibili, dicevano bene gli antichi romani: mens sana in corpore sano. È proprio così. I problemi fisici devono essere necessariamente risolti se si vuole che anche i disagi emotivi si attenuino e poi, con un corretto intervento, scompaiano: è tutto collegato. Per il resto, la decisione di seguire un percorso per allontanare i suoi fantasmi minacciosi è la migliore che potesse prendere, equivale ad affermare di volersi bene, che è la condizione irrinunciabile per riuscire a stare meglio, per farcela a ritrovare un armonioso equilibrio psicoemotivo. Sarà eventualmente lo psicoterapeuta a valutare se è opportuno consultare anche uno psichiatra per escludere un disturbo dell’umore oppure un disturbo d’ansia e/o di panico. Mi tenga aggiornata, se lo desidera. Cari saluti.
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