Ho avuto un aborto: posso cercare un’altra gravidanza?

Dottoressa Faustina Lalatta A cura di Faustina Lalatta - Dottoressa specialista in Genetica clinica Pubblicato il 28/11/2023 Aggiornato il 07/12/2023

Dopo un'interruzione spontanea della gravidanza, si può senza dubbio cercare di rimanere incinta di nuovo, senza che sia necessario sottoporsi a indagini particolari. L'aborto è un'eventualità frequente prevista da madre natura per assicurare la nascita di bambini sani.

Una domanda di: Brunella
Buongiorno, ho 31 anni e sono rimasta incinta a luglio con un test di gravidanza debolmente positivo, dopo 15 giorni mestruazioni dolorosissime (gravidanza biochimica?), ad agosto nuova gravidanza confermata a 5 settimane. A 11 settimane non c’è più battito, aborto spontaneo interno. Dagli esami è emerso mutazione c677t in omozigote, test di Coombs positivo con anticorpi. Quale consiglio per sapere se posso cercare ancora un bimbo? Grazie mille.
Faustina Lalatta
Faustina Lalatta

Gentile signora, anche per fasce di età inferiori ai 35 anni può accadere che si verifichino eventi patologici della gravidanza come ad esempio un concepimento non evolutivo, che si spegne prima di poter individuare l’embrione con l’ecografia (così detta gravidanza biochimica) o un aborto spontaneo, come quello che per lei si è verificato nel mese di agosto. Superata la inevitabile delusione, non deve sentirsi assolutamente al di fuori nella normalità. L’aborto spontaneo del primo trimestre, infatti, è un evento frequente nella popolazione generale e riguarda il 10-15% delle gravidanze clinicamente riconosciute, a prescindere dall’età materna. Le cause di aborto spontaneo possano essere diverse tra loro, ma nella maggior parte dei casi l’arresto dello sviluppo embrionario è dovuto ad un’alterazione del suo patrimonio genetico, specificamente un’anomalia cromosomica numerica. Queste anomalie sono il risultato di errori naturali (errore di disgiunzione) nel corso della maturazione della cellula germinale femminile o maschile cioè della cellula uovo o dello spermatozoo. Anche se questo dato non può essere comprovato nel suo caso, resta molto probabile. Dopo due o più aborti spontanei (non deve entrare nel conteggio la gravidanza biochimica!) si propone alla coppia di sottoporsi all’analisi cromosomica per individuare quelle rare coppie che hanno un’anomalia cromosomica nel loro patrimonio genetico e che, ovviamente, hanno una probabilità diversa dalle altre coppie di avere aborti spontanei, cioè più alta. Non vedo, al momento attuale, alcuna indicazione per eseguire il cariotipo per voi, anche perché dopo un aborto non è nemmeno previsto dalle linee guida. Diversi specialisti, in Italia, in caso di abortività propongono, anche la ricerca di alcune mutazioni di geni correlati a trombofilia. La trombofilia è una rara condizione per la quale si tende ad avere episodi di trombosi venose anche senza particolari fattori di rischio. I geni con maggiore significato clinico sono il Fattore V di Leiden e il Fattore II Protrombina. A volte viene indagato anche il gene MTHFR. L’omozigosi (entrambi i geni mutati) per una variante MTHFR è una condizione comune nella popolazione, riguarda il 20% delle persone testate e non deve allarmare. Diventa significativa solo in presenza di altri fattori favorenti la trombofilia che lei non mi ha citato (parenti vicini con trombosi ripetute, sovrappeso, esposizione al fumo e così via). Le avranno certamente suggerito di dosare il valore dell’Omocisteina nel sangue. Se il valore è nel range basso si ha la controprova che la mutazione dell’MTHFR non ha effetto clinico. Ricordi di assumere sempre acido folico preconcezionale (0.4mg al giorno) e nelle prime 12 settimane di gravidanza. È possibile che il ginecologo le prescriva l’aspirinetta all’esordio della gravidanza. Al termine di tutte queste spiegazioni ecco il mio messaggio conclusivo: non abbia alcuna titubanza ad affrontare la sua seconda gravidanza. Non si lascia abbattere o scoraggiare da un evento che è previsto da madre natura per ridurre la probabilità di un nascituro non idoneo alla sopravvivenza. Deve dare una nuova opportunità alla combinazione favorevole del concepimento. Cordiali saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

A sei settimane messa a riposo a letto per 20 giorni per via di un distacco

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

I "distacchi" a inizio della gravidanza sono comuni e, soprattutto se viene già rilevata l'attività cardiaca dell'embrione, non impediscono la buona evoluzione della gravidanza. Il riposo a letto è ininfluente nel bene e nel male.   »

Bimba di 4 anni che respinge la mamma e vuole solo il papà

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Francesca Simion

Leggi anche:  »

In 5^ settimana la camera gestazionale è vicina alla cicatrice del precedente cesareo

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La posizione della camera gestazionale in prossimità della cicatrice nei primissimi tempi della gravidanza è inevitabile perché l'utero è ancora di piccole dimensioni.   »

Fai la tua domanda agli specialisti