Salve, nel 2015 ho avuto un aborto spontaneo causato da un distacco della placenta.
Non assumevo nulla se non vitamine e acido folico, il ginecologo, mi aveva detto fosse normale e che in molti casi, nella prima gravidanza, può
capitare che una donna perda il bambino.
A distanza di 4/5 anni, sono rimasta nuovamente incinta, ho cambiato ginecologo e per evitare che accadesse la stessa cosa, mi sono stati
prescritti ovuli (x 2 volte al giorno) e magnesio per un mese perché la placenta non era del tutto attaccata.
All’ultima visita, la ginecologa mi ha detto che metà placenta è attaccata mentre l’altra parte no e di continuare la cura.
Ho fatto presente di avere delle perdite marrone scuro ogni tanto e dei doloretti e mi ha prescritto lo spasmex.
A oggi, nonostante gli ovuli e i farmaci vari, le perdite non cessano,
sono precisamente tre giorni che le ho e due giorni che sento dolori simili
a quelli mestruali.
Ho già contattato la mia ginecologa ma l’unica cosa che mi sento dire è che
è normale, basta che le perdite non diventino rosso vivo.
Non riesco a stare comunque tranquilla perché questa mattina, ho avuto una
perdita abbondante sempre color marrone scuro.
Ho scritto subito alla ginecologa per sapere cosa mi dice.
Sto sempre coricata a letto, cerco di non fare sforzi e continuo le cure ma
queste perdite, non cessano o si presentano ogni tot.
È normale? Ho paura che ci sia qualcosa che non va.
Scusi il poema ma avendo già vissuto questa situazione e avendo avuto già un
aborto spontaneo, non riesco proprio a stare totalmente tranquilla.
Elisa Valmori
Salve signora, capisco la sua apprensione più che legittima visto quello che le è già capitato.
Dato che ecograficamente c’è anche questa volta un distacco a carico della placenta, la cura di scelta è proprio quella che le è stata indicata: ovuli di progesterone e riposo domiciliare. In alcune donne le perdite di sangue proseguono e sono giustamente motivo di grande ansia. Direi che oltre al riposo e all’astensione dai rapporti si può valutare di eseguire un tampone vaginale e cervicale completo in modo da escludere infezioni in questi due distretti.
Inoltre, sempre a discrezione della ginecologa curante, si può vagliare l’esecuzione del pap test (a meno che sia già stato fatto di recente) utilizzando il cotton fioc invece del citobrush per evitare di far sanguinare il collo dell’utero.
Al di là di questi esami, quando la gravidanza è così agli esordi, direi che non abbiamo altri strumenti da mettere in campo per facilitare il buon andamento della gravidanza stessa.
Spero di esserle stata di aiuto, mi tenga aggiornata se desidera, cordialmente.
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