Buongiorno dottoressa,
Le scrivo per un consiglio. Ho scoperto di essere incinta il 5 novembre (ero alla 4a settimana) e dal 10 ho perdite brunastre continue, tutti i giorni.
Mi sono recata 3 volte al pronto soccorso perché son ben 14 giorni che queste persistono. Mi dicono che è tutto normale e sto prendendo progeffik
200. Io però sono demoralizzata, è possibile che durino così tanto tempo? Non sono abbondanti ma neppure poche. Nella carta quando mi pulisco ci sono
pezzettini marroni. Cosa mi può consigliare?
Grazie in anticipo.
Elisa Valmori
Salve cara signora, capisco bene che queste perdite marroncine le facciano temere il peggio e la portino a demoralizzarsi ma per fortuna non sono spia che la gravidanza si sia interrotta, come ha già potuto verificare le altre volte che si è recata in pronto soccorso.
In realtà, non sempre sappiamo dire come mai si verifichino queste perdite di sangue ad inizio gravidanza.
Alcune donne vedono addirittura delle perdite simili alle mestruazioni e non si accorgono che è insorta una gravidanza (che prosegue a dispetto delle perdite ematiche), in altri casi non vi sono perdite ma al controllo ecografico ci accorgiamo che la gravidanza non sta più procedendo…
Possono darsi molte diverse situazioni, il rimedio in caso di “minaccia d’aborto” è mantenere l’utero a riposo mediante il progesterone (solitamente un ovulo vaginale da 200 mg alla sera), il riposo domiciliare, l’astensione dai rapporti sessuali e dagli sforzi fisici in generale.
Recarsi in pronto soccorso perché le perdite ematiche persistono non è una strategia vincente: la visita ginecologica stessa può essere motivo per vederle persistere in quanto stimola l’utero a contrarsi.
Il consiglio, quindi, è di recarsi in pronto soccorso soltanto se le perdite diventassero di colore rosso vivo e abbondanti almeno come una mestruazione.
Altrimenti, la cosa migliore da farsi è stare a riposo e cercare tutto ciò che la fa stare bene (buone letture, bella musica, buon cibo…)
Come dice il filosofo Agostino: “Nutre la vita solo ciò che la rallegra”.
Ecco, credo che sia saggio in gravidanza porsi in questa prospettiva di nutrire (e rallegrare) la propria vita e quella del bimbo/a che aspettiamo.
Resto a disposizione se desidera, cordialmente
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