Gravidanza e dubbi sulla vitamina D

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 17/05/2021 Aggiornato il 25/05/2021

La vitamina D, anche se assunta in dosi superiori al fabbisogno, non provoca danni al feto.

Una domanda di: Roberta
A novembre 2020 avevo la vitamina d a 25. A Gennaio 2020

avevo un valore di 17, il medico mi ha prescritto D base 100.000 per 6 mesi,

ho pensato di ripetere la stessa cura da novembre. A febbraio sono rimasta

incinta e ho preso una dose di Dibase 100.000 a 4+5 e una 9+6. Ora sono

preoccupata perché ho letto che la vitamina D è teratogena. Il calcio il 23

marzo 2021 è 2.19. è teratogena la vit.D o il problema è l\’eventuale

ipercalcemia?. Ho fatto le analisi x la vit d (il 10 maggio), a breve avrò

il risultato. L’ultima dose da 100.000 l’ho presa il 20 aprile (9+6).

Grazie mille.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve cara signora, la prego di non essere in pena per avere assunto queste dosi di vitamina D in quanto non è, per fortuna, teratogena. La vitamina D che si utilizza nelle supplementazioni è anche chiamata Colecalciferolo e deve essere ulteriormente attivata nel rene per svolgere la sua funzione. Esiste quindi un meccanismo di sicurezza che protegge dall’eccesso di vitamina D.
Tra l’altro è una vitamina molto versatile: un tempo la si considerava utile soprattutto in ambito scheletrico per garantire il fissarsi del calcio nelle ossa ed evitare il fenomeno del rachitismo. Oggi sappiamo che questa vitamina è cruciale anche per il sistema immunitario e nella fertilità.
Rispetto ai dosaggi sappiamo che in gravidanza la dose raccomandata di vitamina D è di 600 unità/die, la dose massima è invece fissata a 4000 unità/die. Tuttavia, il limite massimo sembra non giustificato in quanto basta esporsi svestiti al sole di piena estate per 10/15 minuti per generare ben 20.000 unità di vitamina D.
Quanto alla calcemia, quella che mi ha riportato in assenza di unità di misura e di valori di riferimento sembra persino più bassa del dovuto. In gravidanza non è così frequente l’insorgenza di effetti collaterali da ipercalcemia: l’organismo materno è molto “ghiotto” di calcio sia a livello intestinale che renale, dato che il bimbo deve formare lo scheletro come si suol dire da capo a piedi…anche in allattamento vale lo stesso meccanismo, infatti sappiamo che l’allattamento al seno protegge tra le altre cose anche dall’osteoporosi…evidentemente la natura fa le cose davvero a regola d’arte!
Direi quindi di non temere per la pregressa supplementazione e di attendere con fiducia l’esito dell’esame del sangue…qualcosa mi dice che non ci sarà eccesso di vitamina D circolante.
Spero di averla aiutata.
Cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Aborto spontaneo a sette settimane: perché è successo?

25/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo un aborto spontaneo è più che giusto voler sapere perché è successo. Purtroppo però elencare tutte le possibili cause richiederebbe la stesura di un intero manuale. Il più delle volte, comunque, succede perché il bimbo è portatore di un'anomalia genetica non compatibile con la sopravvivenza,   »

Bimba di due anni e mezzo che si ribella alla mamma

25/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

I due anni e mezzo sono stati definiti da qualcuno "l'epoca dei no": tenendo conto che c'è dunque da aspettarsi che il bambino diventi più difficile da gestire, spetta ai genitori insegnargli con affettuosa decisione a rispettare le regole, semplici e giuste, che consentono di avere in casa un'atmosfera...  »

A sei settimane messa a riposo a letto per 20 giorni per via di un distacco

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

I "distacchi" a inizio della gravidanza sono comuni e, soprattutto se viene già rilevata l'attività cardiaca dell'embrione, non impediscono la buona evoluzione della gravidanza. Il riposo a letto è ininfluente nel bene e nel male.   »

Fai la tua domanda agli specialisti