Spiego un pochino la mia storia perché oggi mi sento giù di morale e spero di trovare un pochino di conforto. Nel 2014 do alla luce il mio primo figlio, esperienza bellissima di una gravidanza molto serena. Nel 2020 decidiamo di darci un’altra opportunità e pertanto a 40 anni decidiamo di riprovarci in maniera molto naturale dato che il mio compagno non è, per così dire, propenso a schemi, pensa che se deve succedere naturalmente succederà. A luglio 2022 dopo speranze vane ho il mio primo ritardo di 10 giorni. Faccio il test positivo, ultimo ciclo il 13 giugno, non le dico la gioia, purtroppo però dopo il test cominciano perdite piuttosto consistenti: le beta sono a 222 e nel momento in cui le scrivo sto aspettando la visita ginecologica da cui presumo di appurare di aver avuto un aborto spontaneo. Mi scusi la lungaggine ma la delusione è tanta…sento d’aver perso la mia ultima opportunità, dato che poi leggo che ci vorranno mesi per poter riprovare. Ora le chiedo di essere franco: pensa che a 42 anni ci sia ancora qualche speranza e in caso affermativo dovremo ricorrere a qualche tipo di aiuto non so terapia per potenziare ormoni. La ringrazio di cuore.
Francesco Maria Fusi
Gentile signora, l’ottenimento di una gravidanza evolutiva a 42 anni non è facilissimo. La coppia che non ha problemi, con rapporti nei giorni giusti ha circa il 5-8 per cento di possibilità di gravidanza, e di queste gravidanze il 40 per cento finisce in aborto spontaneo. Questo è per l’incremento degli ovociti aneuploidi (anormali). La fecondazione assistita ha come unica giustificazione il fatto che se si ottengono più embrioni, le possibilità di trovare quello normale aumentano. Occorre però valutare correttamente la salute riproduttiva della coppia, con la determinazione dei valori spermatici dell’uomo e della riserva ovarica della donna, nonché il quadro endocrino-metabolico. Non capisco l’affermazione relativa all’attesa dopo l’aborto: non c’è nessun motivo per differire la ricerca della gravidanza dopo un aborto, si può tranquillamente ricominciare subito (non credo che a suggerirle che si debba attendere mesi sia stato un ginecologo). Con cordialità.
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