Sono all’undicesima settimana di gravidanza. Una delle due ginecologhe che mi hanno visitata mi ha prescritto a scopo preventivo la cardioaspirina con la motivazione che ho 40 anni e i genitori ipertesi. La mia pressione alla visita era 80 di minima e 120 di massima. Me la sto tenendo controllata al mattino e alla sera e oscilla sempre su valori inferiori a questi. L’altra ginecologa invece mi ha prescritto progesterone 200 mg. Entrambe acido folico. Sono stata operata a maggio di polipectomia multipla e la biopsia ha avuto esito negativo. Ho avuto 4 anni fa il mio primo figlio nato a termine con peso di 3308 kg, per il quale ho assunto progesterone per i primi tre mesi di gravidanza per minaccia di aborto nelle prime settimane. Il resto della gravidanza è stato sereno e senza problemi di rilievo. Ho inoltre appena fatto translucenza, che dovrò ripetere tra 2 settimane perché ha dato esito: NT 1.4-1.6 ma CRL 41 mm BFC+ regolare. Anatomia indagabile regolare, dubbia arteria ombelicale unica. Tra 2 settimane farò anche prelievo per NIPT. Sono un po’ preoccupata e in dubbio sull’assumere cardioaspirina e progesterone. Può consigliarmi per favore? Grazie. Cordiali saluti
Elisa Valmori
Salve signora, mi pare complesso darle una risposta dato che ha già consultato ben due miei colleghi e la vorrei mettere in guardia dal collezionare pareri medici in quanto ciascuno le darà indicazioni leggermente diverse (o anche diametralmente opposte!) e il risultato sarà di essere sempre più confusa. Rispetto alla cardioaspirina in effetti non avrei visto l’indicazione a questo trattamento nel suo caso particolare. Lei ha una pressione arteriosa normale, ha avuto un bambino nato normopeso e non ha sofferto di ipertensione nella gravidanza precedente. Con valori medi di pressione sui 120/80 direi che ci aspettiamo che la sua placenta si formi adeguatamente. Diverso se lei dovesse avere altri fattori di rischio a carico della coagulazione del sangue: in quel caso sarebbe davvero preziosa la cardioaspirina. Dato che non me li ha menzionati, presumo non la riguardino e quindi dal mio punto di vista la cardioaspirina non sarebbe necessaria (ma ho il forte sospetto che ci siano altri elementi che ne hanno motivato la prescrizione nel suo caso specifico). Rispetto al progesterone, giustissimo che lei lo abbia assunto in occasione della minaccia d’aborto del suo primo figlio. Forse in questa seconda gravidanza avrei atteso il presentarsi delle perdite ematiche per decidere di effettuare il trattamento. In ogni caso, dato che le sono stati prescritti, è corretto che lei si confronti con il ginecologo per sospenderli o anche solo per comunicare di non averli assunti: ne va del rapporto di fiducia medico-paziente! Ammetto che noi medici a volte siamo un po’ frettolosi nel prescrivere delle terapie e magari non esplicitiamo bene le ragioni della prescrizione, i possibili effetti avversi, le possibili alternative terapeutiche…lasciando spazio per le vostre eventuali domande. Tutto questo richiede tempo e di solito si è sempre in ritardo per mille motivi (uno tra tutti, la burocrazia). Sono sicura, però, che se lei chiederà ulteriori indicazioni, Chi l’ha in cura le saprà dedicare il tempo necessario per giustificare al meglio le indicazioni terapeutiche che le sono state fornite. Spero di averla aiutata, vedrà che ne sarà valsa la pena, fosse anche solo per decidere da quale dei due continuare a farsi seguire… Cordialmente.
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