Salve Dottoressa, mi scuso per la scrittura, ma non sono italiana. Ho sposato un uomo di religione musulmana e io sono cristiana, Ho un figlio di un anno e da poco ho un piccolo problema: gli prude tanto il pisellino. Il pediatra dice che non è un grande problema e che passerà senza circoncisione… Però visto che mio marito è di religione mussulmana vuole fare senz’altro questa circoncisione…ed io non sono d’accordo… Non so in chi mio figlio crederà, quale religione abbraccerà, ma a me sembra una tragedia mutilare le parti intimi di mio figlio senza ragioni di salute, solo per tradizione…Che devo fare: sto malissimo perché anche mio rapporto con mio marito è cambiato…ormai non abbiamo più il rapporto moglie marito che avevamo…
Gli ho dettò che dobbiamo aspettare che nostro figlio cresca per essere lui a decidere se farsi o no circoncidere, però niente da fare…lui vuole farlo adesso…
Ditemi cosa devo fare!
Dottoressa Alessia Bertocchini
Cara mamma,
la scelta di circoncidere un bambino per ragioni religiose è solo dei genitori, è impossibile interferire su di essa dall’esterno. Certo è che entrambi i genitori devono essere d’accordo … Da parte mia le posso dire che da un punto di vista medico la circoncisione è indicata in presenza della fimosi, cioè di un prepuzio troppo stretto, che non scorre all’indietro e, quindi, crea dei problemi. Nei piccolissimi la fimosi è fisiologica, cioè i maschietti nascono con il prepuzio stretto, che non va forzato a scendere fino ai due anni di età. Da questa età piano piano con movimenti lievi e sempre senza forzare, si può iniziare a provare a fare scendere in prepuzio all’indietro. L’ideale è che sia il bambino stesso, durante il bagnetto (che ammorbidisce la pelle) a farlo. Per quanto riguarda il prurito, non posso esprimermi senza vedere il bambino. In generale, a volte basta applicare, dopo aver lavato e sciacquato la parte con cura, un piccola quantità di crema all’ossido di zinco. Se però non passa, deve essere visto dal pediatra. Riguardo all’intervento di circoncisione, in alcune regioni, come la Toscana, viene erogato gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale anche per motivi religiosi. Vien effettuato in anestesia generale e richiede il ricovero in “day surgery”, cioè dal mattino alla sera. I rischi sono gli stessi a cui espongono in generale gli interventi chirurgici e sono legati all’anestesia generale e al possibile sanguinamento indotto dal taglio. Con cordialità.
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